In un ipotetico 4-3-3 formerebbero il tridente offensivo. Invece siedono sulla panchina, poco a dire il vero perché spesso e volentieri sono in piedi a dare indicazioni, sgolarsi, avvicendarsi nei suggerimenti e nelle direttive. Mister Giovanni Ferraro e mister Michele Zeoli con Emanuele Catania fido e saggio collaboratore sempre lesto a studiare manovre correttive sugli uomini e sull’assetto.
Le vittorie del Catania passano indubbiamente tra le mani di Ferraro ma, nondimeno, da quelle dell’amato Zeoli, “centenario” rossazzurro quanto a presenze, e del catanese doc a cui l’anagrafe ha confezionato un regalo strabiliante: Emanuele Catania.
La forza del gruppo si deve al lavoro di Grella e del direttore sportivo Laneri ma dopo la differenza non la fanno solo i ragazzi in campo. Fuori dal rettangolo di gioco c’è il “trio delle meraviglie” che estrae magie dal cilindro nei momenti topici della gara e, finora, è sempre riuscito a mutare l’inerzia della partita in corso, facendola propendere sempre sul piatto rossazzurro della bilancia.
Domani in casa sfideremo un Locri ferito e amareggiato dalla manita subita a Vibo Valentia. Guai ad abbassare la guardia. Per il resto, in caso di partita contratta e risultato inchiodato sullo 0-0, possiamo sempre affidarci ai giochi di prestigio del nostro trio-Copperfield.
(foto: catania ssd)