Sono poco più di 15.000 i chilometri che separano Catania dalla metropoli Melbourne, in Australia, di recente balzata agli onori delle cronache rossazzurre dopo la fondazione del club “Elephants Catania” di Fabio Tinnirello. E se finora, inconsapevolmente, vantavamo sugli spalti del “Massimino” la media di uno spettatore per ogni chilometro che separa Catania dal suo presidente, Rosario Pelligra, da domani potremo colmare idealmente la distanza con un numero superiore di tifosi.
Sono 20.204 i posti disponibili allo stadio “Massimino” dopo l’aumento di capienza. Ieri la prevendita ha fatto registrare un’impennata rispetto alle partite casalinghe precedenti: 2.000 i tagliandi venduti, nonostante le previsioni meteorologiche non strizzino l’occhio al “derbyno” con l’Acireale.
Attenzione, non vogliamo affatto sminuire l’avversario semmai ci sembra opportuno dare lustro all’unico vero derby di Sicilia, Catania-Palermo, dato che ultimamente (soprattutto in Serie D), il criterio di corregionalità è divenuto bastante per abusare del termine.
I granata percorreranno i 4 chilometri che separano la cittadina acese dal capoluogo etneo bramosi di centrare una vittoria storica. Noi, per ritornare al più presto dal “derbyno” al “derby” abbiamo l’esigenza di mangiare polvere.