Torna arruolabile Marco Chiarella, ci sarebbe anche Agostinho ma questi benedetti documenti tardano da mesi ad arrivare. E, poi, soliti noti: De Luca, Giovinco, Sarno e Forchignone. E si parla solo di esterni d’attacco. Mister Ferraro di mestiere fa l’allenatore e non necessita di alcun consiglio, di alcuna dritta. Ha già vinto un campionato di Serie D a Giugliano, giusto la scorsa stagione, e sta gestendo al meglio delle risorse, tecniche e comportamentali, uno spogliatoio di calciatori da categoria superiore (ricordiamo le perplessità avanzate a fine calciomercato, legittimamente, da alcuni operatori dell’informazione e da tifosi circa la difficoltà di dirigere un palco costituito da numerose primedonne).
Sono assiomi. Eppure non mancano i mugugni, le farneticazioni, le illazioni. Sfidiamo, chiunque, a tornare in agosto e scommettere su un vantaggio così cospicuo sulla seconda al 2 dicembre. Il Catania ha fatto grandi, grandissime cose, praticamente quasi nulla in proporzione alle partite ancora da disputare, tantissimo in relazione al tempo presente.
Lasciamo lavorare al meglio l’uomo dei 35 punti, del miglior attacco, della miglior difesa e delle 0 sconfitte, artefice precipuo di una cavalcata, finora, dallo stile di gioco poco barocco, in controtendenza con le magnificenze architettoniche di nostra signora Catania, ma pragmatico come l’arte minimalista.
(fonte: catania ssd)