Non basterà battere il Trapani per ritrovare fiducia. Stavolta il Catania, domani alle ore 14,30, stadio “Angelo Massimino“, con o senza pubblico delle grandi occasioni (sempre meglio di nessuno, come accaduto nell’unica sconfitta in cui è incappata finora la squadra allenata da Giovanni Ferraro), dovrà abbattere l’avversario, surclassarlo sul piano del gioco e delle occasioni, vincere di netto.
La rosa a disposizione del mister ha queste e altre potenzialità ma la stanchezza, dovuta a una folle rincorsa verso il primato, peraltro ampiamente riuscita a poco più di 24 ore dal primo giro di boa, è fisiologica e di certo non aiutano gli spostamenti continui da Ragalna a Catania e da Catania altrove per affrontare le trasferte: a gennaio il quartier generale dei rossazzurri deve cambiare e il D.G. Luca Carra, in tal senso, ha dato rassicurazioni. Siamo abituati a dichiarazioni dense di veridicità quando a proferire parola è la nuova dirigenza, pertanto attendiamo con fiducia l’immediatezza dei fatti.
La squadra è stanca, palesemente e a detta degli interpreti, ma non è cotta e ha voglia di fare. Crocifiggerli per una sconfitta risulterebbe quanto mai deleterio e controproducente, è un incidente di percorso inevitabile quando si giocano in due mesi decine di partite.
Ferraro sta pensando al tridente, come evidenzia “La Gazzetta dello Sport”, affidando a Jefferson, Chiarella e De Luca le chiavi del reparto offensivo che dovrà ritrovare il gol anche grazie al rientro di Lodi a centrocampo. Per un Catania offensivo, prolifico e vincente.
(foto: catania ssd)