Ci sembra quanto ormai opportuno citare un pezzo di sportpeople.net, dedicato al Castrovillari e alla cittadina calabrese in generale, ma con un considerevole paragrafo che riguarda il Catania e la nostra passione sconfinata, a ventiquattro ore dalla celebrazione del ricordo di Ciccio Famoso, icona del tifo organizzato etneo:
“Nel settore ospiti il contingente catanese fa sin da subito bella mostra dei propri bandieroni e delle proprie pezze. Ma, soprattutto, si contraddistingue per soli due striscioni esposti: uno in ricordo di Fabrizio Lo Presti (deceduto in un incidente autostradale nel 2001, mentre si recava a L’Aquila per sostenere i rossazzurri) e l’altro in memoria di Ciccio Famoso (storico leader e fondatore della Falange d’Assalto), i cui anniversari di morte sono caduti nei giorni precedenti. Due nomi che gli etnei hanno spesso anteposto alle sigle ultras per tutto quello che hanno dato al movimento cittadino, quasi un segno di rispetto nei loro confronti da parte delle varie generazioni che si sono avvicendate al Cibali raccogliendo da loro e portando avanti una storia ultras tra le più radicate del Paese.
Il blocco ultras catanese risulta quasi sempre ineccepibile: compatto, colorato da bandiere e due aste, in prima linea con l’immancabile pirotecnica e massiccio nel cantare. Una di quelle tifoserie che difficilmente delude!
In campo al cospetto di un Castrovillari volitivo, alla fine sono gli ospiti a spuntarla, all’inglese. Un successo che spinge ancor più il Catania verso il professionismo, mentre i padroni di casa continuano a navigare pericolosamente nella zona playout”.
(foto: catania ssd)