Anniversario n° 14. 1° marzo 2009, il Catania infligge un indimenticabile poker a domicilio al Palermo nel derby di ritorno di Serie A.
A impreziosire quel pomeriggio incastonato nella mente dei tifosi rossazzurri, persino di quelli che ancora non erano nati, c’ha pensato Peppe Mascara, con una genialata inspiegabile:
“Ci sono pomeriggi difficilmente dimenticabili. Alcuni lo sono addirittura per entrambe le tifoserie, da una parte nel bene, dall’altra nel male – riporta tuttomercatoweb.com-. L’1 marzo del 2009 al Renzo Barbera di Palermo va in scena uno show totale del Catania. Il derby viene vinto senza sforzo dai rossazzurri, complice anche un Amelia non straordinario nelle varie circostanze, ma con una superiorità totale. Anche perché nei primi minuti arriva l’espulsione dell’italo-australiano Mark Bresciano (attuale dirigente del Catania, ndr), che lascia in dieci i padroni di casa, in balia degli eventi.
Un rilancio lungo capita sulla testa di Morimoto, che riesce ad addomesticarla per l’accorrente Mascara. Senza pensarci due volte il fantasista vede dove è Amelia, fuori dai pali, e cerca un drop altissimo, mettendoci tutta la propria forza. Molte volte si incappa in una brutta figura, con tutto lo stadio che ti prende in giro e ti fischia. Impossibile farlo in quell’occasione, perché il pallone sale prima e, con tutta la forza di gravita, scende poi.
Amelia non ci può fare niente, perché è una saetta con forza aumentata, neanche raccogliere la sfera dalla rete, visto che esce subito come entra. Il pubblico non può fare altro che applaudire, nonostante la rivalità, la bellezza di un gesto tanto inusuale. Finirà 0-4, con Paolucci a siglare l’ultima rete nella ripresa”.
(foto: sport.sky.it)