E’ un Rosario Pelligra a tutto tondo quello che si è concesso ai microfoni de “La Sicilia”:
“Pensiamo alla gara di domenica, poi organizzeremo una grande festa. Credo che sarà coinvolta tutta la città, quartiere per quartiere e anche i centri vicini. Sono invitati tutti coloro che hanno a cuore il Catania.
I 15mila spettatori di media? Mi inorgoglisce e l’ho sperato dal primo momento, la presenza di famiglia intere. Funziona così se le cose vanno fatte per bene. Il ragazzo invita i genitori, porta allo stadio i nonni, si crea una fidelizzazione che fa bene all’ambiente.
Nesima? Stiamo confrontando le nostre idee con la città, con il sindaco che verrà. Non vogliamo “disturbare” o turbare l’attività degli amministratori ma creare spazi di aggregazione. Stiamo valutando uno spazio di 150mila metri quadrati, ma prima aspettiamo che ci sia un nuovo sindaco. Non bastano tempi brevi ma noi siamo qui per programmare e non intralciare. Avevo immaginato 8-10 campi per far allenare i giovani di tante fasce d’età
Torre del Grifo? Ne discuteremo ma una mamma che deve accompagnare suo figlio al Village magari deve aspettare in macchina e poi dopo una settimana si stanca. Dobbiamo comunque discutere perché è in mano ai curatori. Vedremo.
Stadio Massimino? E’ la nostra casa, si può ampliare: se la squadra va in Serie A, dobbiamo avere uno stadio da Serie A. Siamo disposti a investire ma serve una partecipazione collettiva, dobbiamo essere una cosa sola, tutti uniti e allineati (riferendosi ai cosiddetti stakeholder, cioè soggetti coinvolti in un progetto di un’azienda. Voglio fare di questo club una realtà di respiro europeo, pensavo a uno stadio da 40-50mila persone visto il bacino d’utenza della città”.
(foto: catania ssd)