Nostalgia. Questa è la parola più appropriata per tutti i tifosi rossazzurri quando sentiamo il cognome Massimino si pensa subito ad Angelo, storico patron della societa’ rossazzurra per molti anni della sua vita caratterizzata da alti e bassi ma che non precludeva l’amore per la sua città e per la sua creatura chiamata Catania.
Molte soddisfazioni raccolte dal presidente come per esempio avere giocatori del calibro di Rado, Mastalli, Bonfanti, Cantarutti, quest’ultimo ricordato per un favoloso gol al Milan in rovesciata e misteriosamente annullato dall’arbitro Benedetti ma anche delusioni come l’esclusione dal torneo nella stagione 1992-93 per insolvenza che sanciva la discesa negli inferi dell’Eccellenza, ma subito dopo seguirono tre promozioni che portarono gli etnei in serie C1.
Purtroppo quel maledetto 4 marzo del 1996 ancora lo ricordiamo per la scomparsa del nostro amato Presidente in un incidente stradale sulla Palermo-Catania altezza Scillato dove la macchina guidata dal genero, forse per l’alta velocità, sbandò e non diede scampo al nostro Angelo.
Nel 2000 la vedova Massimino, Grazia Codiglione, cedette ai Gaucci la società e fu proprio la famiglia dell’imprenditore Riccardo a far disputare di nuovo il “Memorial Massimino” con un triangolare tra Perugia Napoli e ovviamente Catania.
Mancava dal 2006 ma tornò nel 2018 con la vittoria per 2 -1 sul Sion che passò in vantaggio con Schneuwhy ma subì la rimonta rossazzurra grazie ai gol di Ripa e Mazzarani nella ripresa.
Chi ama veramente quella maglia, i colori, il tifo e vive di emozioni con la mente e nella memoria non dimenticherà mai quel semplice muratore trasformatosi in imprenditore e, nel cuore di ognuno di noi, in eroe facendoci esclamare: c’è solo un Presidentel
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