“Clamoroso al Cibali!”, un’esclamazione epocale, attribuita quasi all’unanimità alla voce baritona e vibrante dell’eterno Sandro Ciotti in occasione del 2-0 inflitto dal Catania sull’Inter il 4 giugno del 1961 (Castellazzi al 50′ e Calvanese al 75′).
Riccardo Cucchi ci ha ricamato su un libro: Clamoroso al Cibali. «Tutto il calcio minuto per minuto», pubblicato per la prima volta l’8 febbraio 2011.
Cinquant’anni di calcio che scorrono come pagine di un almanacco illustrato dando voce autorevole alle parole impresse sul foglio: Sergio Zavoli, Roberto Bortoluzzi, Niccolò Carosio, Sandro Ciotti fino al nostro Riccardo Cucchi che con la sua voce pacata ma appassionata scandiva il ritmo lento di quelle domeniche d’autunno-inverno in cui le radio delle nostre automobili non davano più musica per 90′.
Catania Mood lo ha intervistato in esclusiva per commentare il momento dei rossazzurri in campionato, sospesi tra campo e questioni societarie e per scoprire alcuni retroscena della sua creazione letteraria ispirata al nostro vecchio “Cibali”.
I vertici societari a Catania stanno cambiando, avverrà nei prossimi giorni un passaggio di consegne epocale. Crede che i rossazzurri possano risalire la china fino in Serie A e, magari, avere le carte in regola per ritagliarsi un posto in Europa con l’avvento di Joe Tacopina?
Me lo auguro per il Catania, per i suoi tifosi, per la sua storia. Certamente non si può non considerare il fatto che oggi il calcio è davvero molto più complicato rispetto al passato e occorre prima un grande lavoro di programmazione e progettazione. E’ giusto essere ottimisti e sapere con molta fermezza che bisogna conciliare aspetti tecnici e finanziari senza questa capacità di mediare tra i due aspetti oggi è davvero difficile fare calcio.
Dall’alto della sua esperienza, crede che il Catania possa competere ancora per il secondo posto? La Ternana ormai è con un piede e mezzo in Serie B, alle spalle c’è la solita ressa; Avellino (50 punti), Bari (46), Catanzaro (41), Catania (38), Foggia (36) e così via.
Sicuramente è un campionato molto combattuto alle spalle della Ternana che lo sta dominando egregiamente, con un gruppo di squadre che daranno vita a un finale elettrizzante in questo finale di stagione in cui il Catania potrà ritagliarsi un posto da protagonista.
Ci può svelare un retroscena inedito del suo libro?
Clamoroso al Cibali: “Tutto il calcio minuto per minuto”, nasce da un’esigenza, quella di riordinare un po’ i ricordi. Di questa straordinaria trasmissione prima di questo volume nato nel 2010 in occasione del 50simo anniversario, c’era poco rispetto alla storia di un prodotto che ha fatto epoca non solo in radio ma anche nel mondo del calcio in generale. Nasce come un tentativo storiografico di raccontare le origini e i protagonisti di questa trasmissione e sono peraltro molto orgoglioso che all’interno del libro sia inserito un cd con tracce audio davvero storiche che riguardano il passato, da Carosio, fino al presente. I scudetti raccontati: tante voci, tante interviste, tante emozioni, quelle che sono state trasmesse attraverso l’etere e attraverso la radio.
Come è ricaduta la scelta su questo titolo a noi catanesi ulteriormente gradito?
Credo che “Clamoroso al Cibali” sia stata la frase perfetta per un radiocronista perché sintetizza in maniera ineccepibile il valore della radio e l’uso della parola. Un titolo: l’irrompere di una notizia attraverso l’etere, in questo caso davvero clamorosa oerché segnava il gol del vantaggio il Catania sulla grande Inter di Helenio Herrera. Io sono convinto che Clamoroso al Cibali, proprio per quello che rappresenta per la radio, possa essere considerato, chissà, anche il secondo titolo di “Tutto il calcio minuto per minuto”, frutto della fantasia di Sergio Zavoli, perché “Clamoroso al Cibali” può identificare la capacità della radio di raccontare il calcio attraverso le emozioni.
(fonte foto: radiopopolare.it)