Alessio Castellini, roccioso difensore rossazzurro ha parlato in merito al suo primo anno trascorso alle pendici dell’Etna:
“Sono molto legato alla mia famiglia, i primi calci al pallone li ho dati nella scuola calcio di Travagliato, da lì ho fatto un camp per il Brescia e qualche mese dopo è arrivata la chiamata delle rondinelle. E’ stata una bellissima esperienza fare tutta la trafila da quando avevo 7 anni fino ad arrivare in Primavera. Quando atterrai a Catania – afferma a Chancebetnews – ad aspettarmi c’erano Lele Catania e l’ex direttore Fabio Arena che mi hanno portato all’hotel in cui alloggiava la squadra. La prima mezza giornata è stata un po’ dura perché ero da solo, non sapevo cosa fare, appena sono arrivati gli altri compagni mi si è aperto un mondo. A Catania, in città, ho notato subito le differenze rispetto a Brescia nel traffico e nella guida, diciamo leggermente spericolata e sportiva dei catanesi. Mi sto trovando molto bene con il mister, su ogni cosa ti dà una spiegazione e non tutti gli allenatori hanno questo tipo di rapporto con i calciatori. Il gruppo così può solo crescere, quando commetto degli errori il mister mi corregge e questo, soprattutto per un giovane come me, è fondamentale. Rizzo? E’ l’anima del gruppo, De Luca e lui si punzecchiano sempre e questo può suscitare un bel po’ di risate nello spogliatoio. Siamo in bella compagnia con chi ho avuto anche l’anno scorso ma anche i nuovi si stanno ambientando completamente. Gli scherzi di Rizzo? Fortunatamente a me non ne ha fatti ma dopo questa intervista forse qualcosa uscirà“.