Potremmo definirlo nostro omologo: non è un giornalista, ma segue anche giornalisticamente le sorti della sua squadra del cuore, la Cavese, da quando ha memoria; ha preso treni, aerei, auto da qualsiasi punto dell’Italia per tracciare una linea che lo ricongiungesse alla sua passione.
Andrea Siani è intervenuto ai microfoni di Catania Mood per relazionarci sul nuovo terzino sinistro che ha acquistato il Catania nella giornata di ieri, Mattia Maffei:
Cavese, passione irrefrenabile
“Abbiamo perso il campionato in maniera molto discutibile, e lo spareggio è una lotteria. Cerchiamo di non pensarci più anche se è difficile andare avanti. Peccato inoltre non aver incontrato il Catania nella poule scudetto, ti avrei accolto nel migliore dei modi”.
Parlaci di Maffei.
“Mattia Maffei? Giovane under 2004, ed è un giocatore di prospettiva, era un titolare inamovibile, ancora deve migliorare nel saltare l’uomo ma ha 19 anni ed è comprensibile, di contro confeziona tanti cross e macina chilometri sulla corsia mancina. Magari potrà pagare inizialmente lo scotto del salto di categoria, ma lo ritengo un buon acquisto per i rossazzurri”.
Andrea, parlaci un po’ di te.
“Mi ritengo una persona perbene, innamorato pazzo, accanito, della Cavese, sembro un ultrà ma mi piace investire sempre nell’educazione e nel rispetto. Non sono mai uscito fuori dai ranghi. Mi diletto nel giornalismo quando sono impossibilitato a fare ingresso allo stadio e vengo ospitato nella Tribuna Stampa del ‘Simonetta Lamberti’ di Cava de’ Tirreni.
Quando lavoravo a Treviso ogni settimana prendevo il treno per vedere la Cavese. Quest’anno, per esempio, sono andato a Casarano che era una trasferta vietata, ma dovevo essere presente. Ma non ho mai creato problemi, non do fastidio a nessuno, non mi lascio trascinare dalle emozioni. Ne approfitto per ringraziare l’addetto stampa che mi agevola negli ingressi quando è vietato”.