Come ogni prepartita abbiamo la possibilità di ascoltare le opinioni di un tecnico esperto come Mister Turi di Stefano, che ci ha parlato dell’ ingenua espulsione di Tonucci, del pari di Pagani e della partita che affronterà domenica il Catania con i tanti diffidati.
Come mai il 3-4-3 di Raffaele visto a Pagani, non è riuscito a insinuarsi all’interno delle maglie difensive avversarie?
“Il calcio , come ho sempre detto, non è una scienza esatta. Il 3-4-3 sembra un modulo offensivo, però deve funzionare bene, con i tre attaccanti che pressano sempre e con gli esterni del centrocampo che salgono e scendono. Il centrocampo è lo stomaco e il cervello di ogni squadra e quindi, è importante che i due centrocampisti centrali siano fondamentali nel difendere ma anche nel proporre. Questo è un modulo in cui tutti gli undici giocatori si devono proporre sempre. Quando non vanno uno o due elementi si rischia di non far girare al massimo la macchina. Cosa, che in altri moduli, può anche incidere meno.
Mercoledì la Paganese è stata brava perché ha utilizzato la grinta per poter mettere in ambasce il centrocampo etneo e quindi la partita è rimasta bloccata per tutti in 90 minuti.”
Quando i Rossazzurri sono rimasti in dieci, Raffaele ha pensato di evitare anche di perderla?
“Criticare dopo ogni partita è inutile, perché l’allenatore ha il termometro della squadra e sa fino a dove può arrivare. Il pari a Pagani poteva starci, non ci sono partite scritte.
Ci sono gare che non si riescono a sbloccare e si arriva agli ultimi minuti stanchi, si deve anche pensare che c’è il rischio di tornare a casa con zero punti e accontentarsi di un pareggio non è sempre sbagliato. Tutti entrano in campo per vincere, anche l’ultima in classifica, poi è il campo che dà i verdetti.”
Dopo un espulsione così ingenua di Tonucci a dieci minuti dalla fine, come deve affrontare un allenatore questo gesto in settimana?
“Quando un giocatore non riesce a raggiungere gli obiettivi prefissati in una partita, purtroppo rischia di innervosirsi ed arrivare a queste reazioni. Ma non è giustificabile, anzi, sarebbero episodi da multare. Poi è giusto che Raffaele parli con il ragazzo e lavori sulla sua testa definitivamente, poichè non è la prima volta che capita.”
Come può il Catania, tenendo conto dei tanti diffidati, affrontare una squadra in difficolta come la Vibonese?
“A mio avviso, Raffaele non deve snaturare il suo credo, mantenendo quindi i tre attaccanti e il suo centrocampo a quattro. Ma, dato che è un momento in cui il Catania soffre le varie assenze, dovrà fare di necessità virtù, inserendo anche i giocatori diffidati ricordandogli che nella partita successiva si affronterà il derby. Poi ovviamente il cartellino giallo può arrivare, ma deve essere speso in maniera corretta e non per un’ingenuità. Per un difensore, già in diffida, non è semplice entrare in campo con la consapevolezza che un’ altra ammonizione costerebbe il derby. Silvestri è in diffida, ma a mio avviso è un ragazzo intelligente e non cadrà nelle provocazioni degli avversari, che trovandosi in una situazione di difficoltà di classifica, la metteranno sul piano agonistico.”