“Melior de Cinere Surgo” è lo slogan scelto dal nuovo Catania per ripartire, per risorgere dalle proprie ceneri come una fenice instancabile. Anche sulle nuove maglie campeggia l’espressione latina che si trova nell’incisione di Porta Garibaldi.
Per questo, traendo spunto dal motto che tutti, dalla tifoseria alla dirigenza e fino alla squadra, abbiamo fatto nostro, il post-partita di Catania Mood si è arricchito di un nuovo contenuto, la rubrica: I “Melior” e i “Surgo”, che tradotto con buona dose di licenza letteraria starà per: “I migliori” (che in latino sarebbe: meliores) e “coloro che risorgeranno” (anziché: risorgo).
I “MELIOR” DI PICERNO-CATANIA
WELBECK: ci piace e ci piaceva tanto anche prima. Qualcuno ci ha pure criticati quando lo abbiamo considerato uno dei migliori acquisti del Catania nella sessione invernale, evidentemente gente che capisce poco di calcio e vede di buon occhio solo i giocatori più tecnici: a volte i fari spenti illuminano più di quelli che abbagliano… Welbeck fa il mediano di rottura, senza sbavature, come sempre, ma è migliorato tanto anche nelle geometrie, senza strafare. Mette ordine a una manovra, purtroppo, lenta e approssimativa (non certo per demerito suo dato che a cucire il gioco dovrebbe essere Quaini), e spende tante energie per la causa. Non si risparmia mai. VOTO 6,5.
BOUAH: a nostro parere, uno dei pochi a mettere anche un pizzico di qualità nelle giocate oltreché di abnegazione (che da sola, comunque, non basta). Ha corso per 90′ e le sue giocate sulla fascia destra, anche se a intermittenza, sono state le più ficcanti e pericolose per i rossazzurri. VOTO 6,5
I SURGO
COSTANTINO: è stato preso per segnare perché di mestiere fa l’attaccante e ne ha sbagliato uno facile e un altro clamoroso. Lotta, ma non basta.
TELLO: abbiamo voluto aspettare la seconda partita ma già alla prima col Foggia non ci era piaciuto: evanescente, discontinuo, lento.
QUAINI: il regista deve costruire gioco, alzare i ritmi a centrocampo quando serve e saperli abbassare. Purtroppo non abbiamo visto nulla di tutto questo.