Niente pagelle, niente top e flop. Non basta l’alibi delle assenze a giustificare questa stagione sportivamente drammatica, non basta lottare per strappare uno 0-0 e poi, puntualmente, subire il gol della disfatta. E’ vero, come dice Lucarelli, che quando si perde (troppo spesso), si perde di misura ma nel calcio il passivo cambia poco: la sconfitta porta 0 punti in cascina, 1-0 o 7-0 non fa differenza, non a questo punto. O no?
Per cui il nostro ultimo tentativo di difendere l’indifendibile sarà non suddividere i giocatori tra i migliori e i peggiori anche perché ne salveremmo giusto due o tre.
La prossima volta però, contravverremo al patto iniziale: voti anche agli insufficienti!