La Gazzetta dello Sport ricorda le note dolenti, e diversamente, in questa fase del campionato, non potrebbe essere:
“Dopo il 4-0 sul Brindisi, il 13 gennaio, il Catania non è più riuscito a vincere, allontanandosi dalla vetta: 1-1 con il Monopoli al Massimino, 1-1 a Foggia, la sconfitta per 1-0 sul campo del Picerno, quindi lo 0-0 con la Casertana e l’1-0 del Latina”.
Tre pareggi e due sconfitte, una media da playout, o da retrocessione se preferite. Il ritiro, checché ne dica Lucarelli, appare come l’ultima spiaggia per ricompattare un ambiente evidentemente poco coeso. Il Catania ha bisogno di ritrovarsi, nel rapporto tra giocatori, tra giocatori e allenatore e tra l’intero staff tecnico e squadra, la vicinanza in tal senso potrebbe favorire un riavvicinamento di vitale importanza nei giorni che precedono il big match casalingo contro la Juve Stabia (domenica 18 febbraio, ore 20:45), cui seguiranno l’anticipo di sabato 24 a Taranto (ore 16:15); e, sul finire del mese, il ritorno della semifinale di Coppa Italia col Rimini (ore 20:30 al Massimino).
Tre partite fondamentali per il futuro del Catania e di mister Lucarelli.
(foto: Lucarelli, Catania FC)