Lo avevamo auspicato ed è arrivato il momento di Vincenzo Grella, vice presidente e amministratore del Catania FC, artefice principale (ma non certo unico), di questa stagione funestata da errori madornali in fase gestionale.
Di cosa parlerà alle ore 11:00 di oggi l’italo-australiano Grella in conferenza stampa? Ha scelto un giorno delicato per portarsi il microfono alle labbra, la vigilia del match crocevia di una stagione altrimenti anonima e, anzi, che sarebbe meglio rimanesse tale dato che la zona playout dista appena 6 punti. Ci siamo chiesti quali argomenti tratterà e speriamo che, tra essi, vi sia una spiegazione plausibile alle nefandezze caratteriali che hanno contraddistinto un organico privo di identità e, nella sua quasi totalità, di spina dorsale, oltreché all’harakiri estivo .
Se si eccettuano alcuni singoli, dal redivivo Welbeck a “capitan futuro” Castellini, Chiricò che tra alti e bassi ha tirato la carretta come più non avrebbe potuto, e pochi altri, la squadra ha dimostrato scarso attaccamento alla maglia, dispiace ammetterlo ma questo traspare, mancanza assoluta di carisma e scarsa abnegazione.
Non dimentichiamo gli errori iniziali, ancor prima che la sfera si posasse sul dischetto del centrocampo per inaugurare con il Crotone al Massimino, davanti a quasi 18.000 spettatori, la lunga serie di sconfitte. Il mancato ritiro estivo in un luogo meteorologicamente umano; le amichevoli pre-campionato dimenticate chissà perché, chissà per come; una campagna acquisti scriteriata prima con il ds Antonello Laneri, poi con Lucarelli che si deve improvvisare direttore sportivo (speriamo vivamente che si parli anche di questo…), e la scelta del tecnico, Luca Tabbiani, inesperto per una piazza come Catania e con giocatori poco funzionali al suo progetto tattico e, probabilmente, anche a qualsiasi altro.
Detto ciò, dato che di salvabile resta ben poco, invitiamo la piazza a restare unita per 95′ o 120′ minuti, e di sostenere i colori rossazzurri come faranno certamente i 20.000 presenti domani sera al Massimino per Catania-Rimini. Di imperdonabile c’è solo il fallimento e, grazie a Dio, con la nuova proprietà è un argomento che non ci riguarda più. Sosteniamo la squadra, critichiamo l’operato di Grella o di mister Lucarelli se lo riteniamo opportuno, ma ascolteremo con curiosità le dichiarazioni del vice presidente e attenderemo la prestazione di domani per ottenere ulteriori risposte ai nostri quesiti: perché questo Catania perde sempre 1-0 ed è incapace di reagire e ribaltare? Perché vince 2-0 con la Juve Stabia, che non perde un sol colpo, e poi rimedia la dodicesima figuraccia con un mediocre Taranto?
Parola a mr. Grella. Senza astio, ma con spirito critico.