Toscano: “Non so quando, ma la società porterà il Catania in B. Esuberi bloccano il mercato”
Densa di contenuti la conferenza stampa pre-partita di Mimmo Toscano, allenatore del Catania, che non si è limitato a presentare il prossimo avversario, la Juve Next Gen:
“La società è ambiziosa. Non so quando, ma prima o poi porterà il Catania in Serie B – riporta CityZone-. In questi sei mesi abbiamo affrontato situazioni e dinamiche di ogni tipo, la società è consapevole che bisogna migliorare certe situazioni. L’importante è ridurre il tempo nel migliorare certe situazioni, facendo questo la continuità nei risultati ti porta ad avere qualche punto in più. La società sa cosa bisogna cambiare e migliorare, il direttore sportivo sta lavorando per capire cosa si può fare in questo momento. In difesa manca qualcosa numericamente per l’assenza di Di Gennaro, che rientrerà forse tra più di un mese. Ci stiamo concentrando sul capire cosa si può fare in questo momento. Ci sono degli esuberi che pesano e bloccano un po’ il mercato.
Il risultato di Benevento è stato determinato anche da errori individuali, è evidente. Nella nostra area il riferimento all’uomo e alla marcatura deve essere serrato, sul secondo e terzo gol si poteva fare meglio. Infortuni? Nel calcio di oggi, anche ad altri livelli, gli infortuni sono all’ordine del giorno: la nostra sfortuna è che molti si sono concentrati nello stesso reparto. La squadra sta bene fisicamente, gli unici indisponibili sono Bethers, Di Gennaro, Luperini e Sturaro. A Benevento ho visto una squadra che ha dato ritmo alla partita, se poi i cambi avessero mantenuto quel ritmo il risultato sarebbe stato diverso. Jimenez ha recuperato. Di Tacchio non credo ci sarà dal primo minuto, è stato alle prese con un virus terribile e sarà a disposizione eventualmente per uno spezzone di partita.
Ogni allenatore vorrebbe la condizione ideale, quando non c’è devi adattarti e cercare di trarre il meglio. Se arriverà chi abbiamo deciso che possa migliorare questo organico, bene. Io cerco di allenare la squadra a tirare fuori il massimo del potenziale, poi se si vincerà o meno vorrà dire che il potenziale non era all’altezza o ci vorrà del tempo per costruirlo. Non si vince solo col mercato, ma costruendo giorno dopo giorno. L’esperienza mi dice che difficilmente dopo un anno di rivoluzione totale puoi essere altamente competitivo, specie in una società giovane”.
(foto: Catania FC)