Come ogni derby che si rispetti le squadre sono partite subito a 100km/h.
All’undicesimo, Russotto apre bene per Calapai che taglia l’aria con un cross che giunge sui piedi di Pinto che calcia pericolosamente, ma ribatte un difensore rosanero.
Ottimo pressing del Catania a centrocampo, mentre il Palermo non ha mai fatto partire gli avversari con la palla al piede dalle rimesse dal fondo.
Quando al 21° minuto, gli ospiti sembravano un po’ più in difficoltà, all’improvviso Marconi al volo da fuori aria ha impattato la traversa, sottolineando l’equilibrio del match.
Welbeck è stato il giocatore un po’ più in difficoltà nei primi venticinque minuti, rischiando anche qualcosa dopo aver perso palla su pressing di Lucca, che ha poi messo sul fondo.
Dopo la quasi prodezza di Marconi, i rosanero hanno preso coraggio, rendendosi più pericolosi, fondamentale Sarao, sulla linea di porta, a evitare un gol su un cross sporco di Floriano.
Proprio il “nove” etneo, come ogni partita combatte su ogni pallone contro i difensori, finendo per farsi ammonire in contemporanea con Marconi, l’ultimo verrà espulso al 35° per doppia ammonizione per fallo su Russotto.
Filippi, dopo il “Rosso” al suo difensore è passato al 4-4-1 abbassando Valente nella linea difensiva.
È stato un primo tempo a ritmi alti, nervi tesi e già con un espulsione. Un primo tempo da derby.