Proprio mentre l’attuale capitano del Catania, Tommaso Silvestri, è fermo ai box per infortunio, chi ha indossato per anni quella gloriosa fascia che responsabilizza il giocatore più rappresentativo della rosa, l’eterno Marco Biagianti, ha parlato ai microfoni della “Gazzetta dello Sport” di Catania, di derby e della sua “nuova gioventù” come giocatore di Calcio a 5 tra le fila della Meta Catania:
“Coincidenze che mi hanno spinto, anche e soprattutto quelle, ad accettare questa sfida nonostante i miei 36 anni. Se ci fossero stati colori diversi e non si fosse trattato di Catania non avrei accattato. Ho fatto una pazzia per quella maglia e per il ‘mio’ numero. Indossare la casacca rossazzurra mi emoziona come il primo giorno. Non ho visto molte gare del Catania, soffro più del dovuto e me ne rendo conto. Ma ho guardato in tv il derby e mi sono dannato l’anima. Il Catania stava attraversando un periodo complicato sul piano dei risultati, ma domenica scorsa ha battuto il Bisceglie ed è stata una rivalsa dopo una sconfitta pesante sul piano mentale. Adesso mancano nove gare alla fine della stagione regolare, c’è strada da fare per arrivare al termine, poi i miei ex compagni si prepareranno agli spareggi prima sotto il profilo mentale, poi sotto l’aspetto fisico. E ci sarà da lottare con orgoglio, ne sono sicuro”.
Ne sono transitati giocatori e capitani sotto l’Etna. Ma quando la fascia somiglia più a una sciarpa legata all’avambraccio che, di tanto in tanto, col vento sfrega sul cuore, possiamo parlare di eternità rossazzurra.
(fonte foto: padovasport.it)