Senza voglia. Il Catania esce sconfitto dal confronto interno contro il Teramo che adesso e proprio lì ad un passo dal quinto posto occupato attualmente dagli etnei.
Solito primo tempo regalato agli avversari dove il Catania si dimostra veramente poca cosa se non qualche timido tentativo ma nulla più. E’ vero che la fortuna non stia proprio girando da queste parti perché dopo un gran tiro di fuori area di Vitturini al 30′ del primo tempo la palla sbatte contro il palo, poi sul secondo e infine sul braccio dell’estremo difensore etneo, Confente, con la sfera che si spegne in fondo alla rete. Nel secondo tempo stesso copione nonostante qualche tentativo confusionario.
Per il Catania è notte fonda e adesso c’è davvero da porsi delle domande e cercare di rimediare al più presto la seconda sconfitta di fila al Massimino. Forse qualcuno si era illuso a Bisceglie ma il Catania è tornato sulla terra e dovrà fare i conti con un trittico di partite non proprio facili, iniziando dal turno infrasettimanale a Torre del Greco contro la Turris, poi i rossazzurri ospiteranno la fortissima squadra Piero Braglia, l’Avellino, che sta disputando un campionato eccellente occupando la seconda piazza e trasferta a Cava dei Tirreni.
Non tutto è perduto ma urge una reazione immediata perché le altre squadre non aspettano anzi sono lì sornione in attesa di ulteriori passi falsi degli etnei che, parliamoci francamente, di errori ne hanno commessi durante la stagione veramente tanti.
Cosa davvero fa riflettere? Le parole di mister Raffaele che aveva dichiarato prima di questa partita che il destino del Catania era nelle proprie mani. E poi si vedono partite del genere? Così la risposta, ahi noi, appare palese.
Adesso bisogna pedalare e chi davvero è uomo spogliatoio vedi Izco, a cui facciamo gli auguri per il suo compleanno, deve alzare la voce perché non si può umiliare la maglia rossazzurra con certe prestazioni e perché i tifosi fino adesso hanno ingoiato troppi bocconi amari e meritano molto ma molto di più.
Fonte foto (pianeta serie b)