Il Catania era in vantaggio seppur di misura. Ma era una fase molto delicata del match quella in cui la squadra che sta portando l’intera posta in palio a casa rischia di subire una doccia fredda proprio negli ultimi scampoli della partita. Nel più classico dei contropiedi, grazie a una bella azione sulla fascia destra culminata con l’atterramento in area di Manneh, i rossazzurri hanno usufruito di un nuovo tiro dagli undici metri.
Reduci da diversi errori, occorreva un uomo coraggioso, capace di prendersi la responsabilità. Manuel Sarao, che aveva già fallito dal dischetto, non ci ha pensato due volte e si è presentato dinanzi a Forte costringendolo per la terza volta a raccogliere la sfera in fondo al sacco:
“Se abbiamo segnato tre gol alla miglior difesa esterna del torneo significa che siamo una squadra forte – ha dichiarato Sarao a fine partita-. Noi lo abbiamo sempre saputo, ma è ovvio che ci possano essere momenti difficili ed è lì che vengono meno le certezze, le prestazioni e risultati. Nell’ultimo periodo avevamo perso certezze. Ora abbiamo voltato pagina, e iniziato subito con un successo. Che sia una spinta per fare sempre meglio. Il mister mi aveva detto che a volte sono troppo generoso e che per questo posso risultare poco lucido in fase realizzativa. Sono orgoglioso di essere riconosciuto come attaccante generoso, però, come ha detto il mister, devo migliorare su questo aspetto per fare un ulteriore salto di qualità: si può migliorare anche a 31 anni. Il rigore? Mi piace prendermi le responsabilità e così ho fatto sul rigore all’ultimo minuto. Io e tutti i miei compagni ci abbiamo sempre messo la faccia. Non avrò problemi a rifarlo in futuro. Negli spogliatoi ci siamo detti che siamo la squadra di oggi, a prescindere dal risultato. A fine gara eravamo tutti stremati, e deve essere questo l’obiettivo di ogni allenamento e di ogni partita. Il risultato che ne viene fuori, poi, è frutto degli episodi. Abbiamo dominato con l’Avellino secondo in classifica. Deve essere questo il nostro punto di partenza”.
(Fonte foto: FuturaPress)