Catania e Viterbese scenderanno in campo tra qualche ora per accaparrarsi gli ultimi punti della regular season. Il 2 maggio si giocherà l’ultima giornata per fare la resa dei conti. Cosa hanno in comune queste due formazioni? Un pezzo del passato, perché hanno avuto lo stesso patron ma con risultati ben diversi, ovviamente parliamo del vulcanico presidente Luciano Gaucci patron di importanti città storiche come Perugia, Catania, San Benedetto del Tronto e proprio Viterbo.
Nel calcio che conta lo si ricorda per aver rilevato il Perugia dopo aver tentato invano, essendo tifoso romanista, di rilevare proprio la squadra giallorossa. Centra con la squadra umbra una storica promozione in serie B (1994) e una addirittura nella massima serie due anni dopo (1996) conquistando nel 2002-03 la semifinale in coppa Italia e nel 2003-04 partecipa a sorpresa alla Coppa Uefa, vincendo l’anno precedente la coppa Intertoto.
Dal 1997 al 2000 l’imprenditore romano a capo della squadra gialloblù conquista la promozione in serie C e fu l’unico a chiamare proprio sulla panchina della Viterbese un allenatore donna, Carolina Morace che però dopo solo due partite chiese le dimissioni.
Altra storia al Catania dove i Gaucci (per onor di cronaca era il figlio Riccardo il presidente rossazzurro), nel 2000 rilevano la società allora con sede in via Magenta e nel campionato 2001-02 a Taranto con uno 0-0 che basta agli etnei (all’andata vittoria catanese per 1-0 con rete di Fini ) centra la promozione in serie B.
Si ricorda anche una estate calda nel 2003 dove il “caso Martinelli” fece discutere ma alla fine il Catania vinse la sua battaglia e si giocò in serie B un campionato a 24 squadre.
Personaggio, il Lucianone davvero particolare ma che ha contribuito alla storia del Catania e chissà se adesso non sia seduto lì in cielo accanto ad un atro Presidente, il nostro Angelo Massimino a parlare delle vicissitudini del Catania.
Fonte foto.(ilriformista.it)