Cosa ha trovato mister Baldini nell’uovo di Pasqua? C’era dentro un gioco da tavola che chiameremo “Tre è il numero perfetto”.
Ogni giocatore dispone di undici pedine e lo scopo del gioco: pedina deve arrivare per prima nella porta avversaria spingendogli dentro un piccolo pallone della stessa misura più o meno di quelli del Subbuteo. Sembra che le pedine mosse da Baldini, che incurante delle tradizioni ha scartato l’uovo con tre settimane d’anticipo, siano state leste finora a giungere fino a metà percorso.
Ma, come nel più classico “Gioco dell’Oca”, la casella “stai fermo un giro” è rappresentata dagli infortuni (vedi la pedina Piccolo costretta a dare forfait, e gli altri lungodegenti Silvestri e Volpe); e il rischio di “saltare un giro”, cioè incappare in una sconfitta, potrebbe non solo rallentare la corsa degli etnei ma, in un futuro non troppo lontano, dilapidare quanto di buono è stato costruito finora.
Se Baldini commettesse qualche errore nel muovere le sue undici pedine, potrebbe perdere tutti i punti racimolati in un sol colpo alla casella “playoff”. Da ciò che è emerso fino a questo momento, il mister ha dimostrato di essere un abile giocatore, comprendendo quali fossero le mosse più idonee alla sua strategia di gioco, avanzando di casella in casella senza intoppi. Ma il bello deve ancora arrivare.
La denominazione del gioco da tavola che abbiamo immaginato è ingannevole: “Tre è il numero perfetto” non si riferisce alle tre vittorie consecutive ma alla regola dei tre punti per ogni singola gara: affrontare con lo stesso piglio le partite rimanenti della stagione regolare e, soprattutto, quelle dei playoff, senza pensare al migliore o peggiore piazzamento in campionato ma puntando ai 3 punti, e quindi alla vittoria secca, sarebbe il modo migliore per vincere. Forse l’unico.
Francesca Tremoglie