Mood Editoriale – La consueta riflessione al termine di Foggia-Catania 2-2
Il Catania conclude questo singolare campionato al sesto posto, a quota 59 punti – 61 sul campo – ottenendo un pari nell’ultima uscita stagionale in casa del Foggia. Una partita strana, che vede i ragazzi di Baldini protagonisti di una partenza terrificante – due reti subìte in 20 minuti – ma allo stesso capace di reagire e rimettere la gara sui binari giusti. Errori individuali gravi, come quello di Martinez in occasione del vantaggio rossonero, accompagnati da performance sorprendenti come quella del ritrovato Golfo, autore di una doppietta. Una prestazione senza infamia e senza lode, ma con alcune pecche che pesano come macigni. Le disattenzioni iniziali, come già scritto sopra, più la sensazione di un Catania fin troppo rinunciatario nell’ultima parte di gara, quando bisognava, invece, cercare la stoccata vincente. Anche perché, in quel di Terni, si consumava l’ennesima beffa, onestamente poco chiara, ai danni della compagine etnea. Mai fidarsi degli altri. La storia lo insegna.
Provarci è d’obbligo, ma la strada è già in salita
Adesso saranno playoff. Tra una sola settimana, infatti, Catania e Foggia si affronteranno nuovamente, ma stavolta lo scenario sarà quello del “Massimino”, con i rossazzurri avanti anche in caso di parità al triplice fischio finale. Sicuramente un impegno da non sottovalutare, ma certamente alla portata dei ragazzi di Baldini. La vittoria della Juve Stabia in casa della Ternana costringe, però, il Catania ad un secondo turno già quasi proibitivo: se i pronostici saranno rispettati, infatti, i rossazzurri dovranno fare visita alle vespe con un solo risultato utile per andare avanti e non abbandonare gli spareggi promozione già al secondo round, ovvero la vittoria. Impresa certamente quasi titanica, visto l’andamento dei gialloblu. Tuttavia, visto che siamo in Italia e anche calcisticamente parlando regaliamo situazioni imbarazzanti, mercoledì la classifica potrebbe essere ridisegnata in caso di udienza favorevole e penalizzazione azzerata, con lo scenario playoff che cambierebbe totalmente. Un finale quasi impensabile, ma che stavolta farebbe sorridere il Catania, visto che ieri sera a sorridere sono state Ternana e Juve Stabia.
Da comparsa a protagonista: quando il Catania cambierà finalmente ruolo?
Premesso che quest’anno non si potevano avere grosse ambizioni (fa strano scrivere questo dopo sei campionati consecutivi in Serie C). Premesso che si è evitato un fallimento (forse) e che siamo ancora qui a parlare e, nel nostro caso, scrivere del Catania. Premesso che i playoff vanno giocati e che al netto delle difficoltà il Catania resta comunque in corsa, la sensazione è quella che, da sei anni a questa parte, facendo eccezione solo per la stagione 2017/18, finita ugualmente non bene, i finali di stagione del Catania siano molto simili tra loro. Piazzamenti final in Serie C non confacenti al nome Catania, una piazza con una storia certamente meritevole di scenari migliori, con tutto il rispetto per la terza serie del calcio professionistico italiano. Degli alibi che, seppur motivati da fatti e spesso compresi dalla piazza, restano comunque alibi: prima l’handicap dei punti di penalizzazione, poi l’avversario più fortunato, poi l’arbitro ingeneroso, poi la squadra fatta da “teste calde”, fino ad arrivare all’attualità, essere soddisfatti ugualmente perché comunque si è vivi e va bene anche un eventuale decimo posto. Ok, va bene tutto. Poi, però, vedendo da anni piazze come Lecce, Reggio Calabria, Perugia, Terni festeggiare, ci si chiede: ma quando arriverà il momento nostro, il momento del Catania, la rinascita meritata dopo anni e anni di buio pesto? La risposta forse è già scritta e ha un nome chiaro a tutti, un nome a stelle e strisce. E allora, forse è finalmente arrivato il momento di cambiarla questa storia e di ridare ad una piazza affamata di calcio e di vittoria il ruolo da protagonista, perché a fare da comparsa, francamente, non se ne può proprio più.
Fonte Immagine: CalcioCatania.it