Primo turno playoff per il Catania. Al “Massimino” arriva il Foggia, per una sfida che si ripete sette giorni dopo il due pari dello “Zaccheria“. Prima frazione che si chiude con gli ospiti sopra di una marcatura grazie alla rete di Balde al 32′, che approfitta dell’errore in due di Calapai e Giosa. Nella ripresa la squadra di Baldini prova a reagire, ma la sensazione è quella di una squadra con poca testa. Difatti, subito dopo l’ora di gioco arriva il raddoppio degli ospiti, con l’ex Curcio che approfitta dell’ennesimo errore di Martinez. Nonostante la rete di Maldonado su punizione, l’unico positivo tra i rossazzurri, il Catania non riesce a riprendere la partita subendo persino la rete del 3-1 su una dormita di Giosa che si fa scappare Balde. Foggia batte Catania 3-1.
Le pagelle dei rossazzurri
MARTINEZ 4,5 – Non corre grossi rischi fino al gol ospite. Dopo, perde un po’ la bussola, commettendo qualche errore ingenuo come l’angolo concesso poco prima dell’intervallo. Mostra tanta incertezza anche in occasione del 2 a 0 foggiano, steccando totalmente l’uscita.
CALAPAI 5 – Si vede poco, giocando una prima frazione davvero negativa. In occasione dell’azione che porta avanti i foggiani, dove partecipa insieme a Giosa all’errore che apre la strada al vantaggio rossonero facendosi saltare ingenuamente da Balde. Nella forcing finale prova a mettere qualche pallone in mezzo, ma lì davanti c’è tanta confusione.
SILVESTRI 5,5 – Al solito, del reparto difensivo è quello che fa meno peggio. Tanti anticipi e pure qualche tentativo in avanti, come il colpo di testa nella prima frazione su corner. Non essendo supportato dai compagni, anche lui non riesce a spiccare, anzi, anche lui partecipa al pomeriggio nero della difesa facendosi anticipare da Curcio in occasione del raddoppio foggiano. Nei minuti finali si butta anche lui in avanti, cercando di riaprire la partita, ma non riesce a ad essere preciso.
GIOSA 3 – L’ex Potenza ritorna in campo dal primo minuto dopo aver scontato il turno di squalifica nell’ultimo turno di campionato. In occasione del gol ospite di Balde, si fa anticipare malamente dando il là alla rete dei rossoneri. Prova a riscattarsi nella ripresa, quando cerca di testa il gol su calcio d’angolo, non trovando la porta. Purtroppo il suo pomeriggio è da dimenticare, difatti si perde clamorosamente Balde che va in porta per la rete del 3 a 1. Dal 87′ ROSAIA S.V.
PINTO 4 – Pecca di imprecisione nei primi minuti di gara, nonostante la buona volontà, ma nonostante un buon recupero su Curcio, disputa un primo tempo davvero insufficiente, forse il più brutto della stagione. Dal 45′ ZANCHI 5,5 – Subentra al posto di un insufficiente Pinto. Cerca di ripetere l’azione di sette giorni prima, cercando qualche cross per la testa di Sarao, ma stavolta non riesce quasi mai nell’intento.
WELBECK 6 – Nonostante qualche piccolo fastidio fisico, il centrocampista ghanese del Catania è titolare fin dal fischio iniziale. Recupera qualche buon pallone in mezzo al campo, dando manforte anche in difesa nel maggior momento di forcing del Foggia dopo il vantaggio di Balde. Uno dei pochi che corre e che non si arrende, ma purtroppo anche lui si fa trasportare dal pomeriggio nerissimo.
MALDONADO 6,5 – Dopo il turno di riposo, fatta eccezione per pochi minuti finali, nella sfida di sette giorni fa a Foggia, il playmaker ecuadoregno ritorna in cabina di regia. È il primo dei rossazzurri a sporcare i guantoni del portiere foggiano con un piazzato poco fuori il lato piccolo dell’area di rigore. Nella ripresa, sfiora un gran gol con una botta da fuori che si infrange sul palo alla sinistra di Fumagalli. È il migliore del Catania, e il suo sforzo viene premiato al minuto 69′, quando con la collaborazione di Fumagalli, trova la rete su punizione da distanza siderale.
DALL’OGLIO 5 – Ci prova di sinistro poco prima del quarto d’ora. Due minuti dopo cambia piede, andando vicino alla marcatura con la palla che finisce di poco alta sulla traversa. Dopodiché, il suo primo tempo è poca roba. Fa meglio nel secondo tempo, quando serve un gran pallone a Reginaldo che il brasiliano non riesce a ribadire in rete. Dal 66′ MANNEH 6 – Anche il gambiano entra per provare a riprendere la gara, ma nonostante la tanta voglia, non riesce mai a creare seri pericoli.
PICCOLO 5 – Ritorna titolare il fantasista ex Cremonese, dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori dai radar per diverse settimane. Un po’ in ombra nella prima mezz’ora. Primo tempo davvero abulico: dovrebbe fare la differenza, invece si vede davvero pochissimo, non riuscendo a dare il suo contributo. Nella ripresa, la sua prestazione non sale di intensità. Dal 67′ DI PIAZZA 5,5 – L’unica azione che gli capita la spreca malamente da posizione ravvicinata, protestando per una presunta palla che, secondo lui supera la linea di porta.
SARAO 5 – Così come il compagno Piccolo, anche il capocannoniere del Catania ritorna in campo fin dal fischio iniziale dopo la lunga parentesi che lo ha visto fuori per infortunio. Quasi mai pericoloso nei primi 45′, quando si fa notare soltanto per qualche fallo di troppo. Secondo tempo che continua sulla stessa lunghezza d’onda della ripresa, con un giocatore fantasma e che si nota soltanto per qualche sponda.
REGINALDO 6 – Nonostante la doppietta di Golfo di sette giorni fa proprio contro i satanelli, l’esperto attaccante brasiliano ha la meglio rispetto all’ex Trapani. Poco prima del primo quarto di gara scalda i guantoni di Fumagalli con un tiro dai venti metri. Ad inizio ripresa sfiora il pari, ma Fumagalli si oppone effettuando una gran parata. Dal 58′ GOLFO 6 – Entra per cercare di dare verve lì davanti alla ricerca del gol. Forse meritava qualche chance in più vista la doppietta della settimana prima, ma entra in un periodo di gioco dove la partita sembra ormai aver preso la sua direzione.
ALL. BALDINI 5 – Certe scelte iniziali lasciano perplessi, una su tutte lo schieramento di Reginaldo al posto di un Golfo parso in grande forma una settimana prima. Dopo venti minuti di buon gioco, la sua squadra si spegne offerto il fianco al gioco del Foggia, apparso certamente più in forma e più vogliosa. Non gli si possono imputare grandi colpe, non a lui, ma è chiaro che su certe decisioni si poteva fare certamente meglio. Nel finale getta tutti nella mischia per cercare l’impresa, ma purtroppo non va bene.
Fonte Immagine: CalcioCatania.it