Le valutazioni finali dei protagonisti della stagione 2020/21 del Catania
Finisce con un epilogo amaro la stagione 2020/21 del Catania. Un’annata fatta da alti e bassi, dalla salvezza della matricola, al passaggio di Pecorino alla Juventus, dal derby perso in casa col Palermo, fino alle vicende recenti e preoccupanti riguardanti il futuro societario. Di seguito, tutte le valutazioni dei calciatori e tecnici rossazzurri.
Confente (19 presenze, 20 reti subite) – Arriva al Catania quasi a mercato finito per sostituire l’infortunato Santurro. Fino alla tredicesima giornata non scende mai in campo poi, tra infortunio e Covid di Martinez, prende il posto tra i legni. Gioca a fasi alterne, tra buone parate ma anche qualche errore di troppo. Con il rientro del portiere spagnolo, ritorna in panchina. Voto 5,5
Martinez (16 presenze, 17 reti subite) – Per l’estremo difensore madrileno questa è quarta stagione ai piedi dell’Etna. Dopo il forfait di Santurro, prende il posto tra i pali a difesa del Catania disputando un avvio di stagione molto soddisfacente. Poi un calvario tra Covid e problemi intestinali. Ritorna nelle ultime otto – playoff compreso – dove, purtroppo, fa registrare un calo importante e molte disattenzioni. Voto 6
Santurro (1 presenza, 1 rete subita) – Gioca la gara inaugurale del campionato esordendo con un errore che crea non poche perplessità. Difatti, dopo quella prestazione finisce nelle retrovie non vedendosi più in campo. Voto S.V.
Difensori
Albertini (25 presenze) – L’ex Francavilla fa da alter ego sia per Calapai che per Pinto, ma fa sicuramente meglio lungo l’out di destra. Tutte le volte che viene chiamato in causa prova a dare il massimo, ma senza mai scalare le gerarchie sia di Raffaele che di Baldini. Voto 5,5
Calapai (34 presenze, 2 reti) – Sicuramente l’ex Modena è uno dei più positivi della stagione. Quasi sempre in campo, il laterale sinistro, soprattutto nella parte finale di stagione si è contraddistinto per delle ottime partite, soprattutto nella gara interna col Potenza, dove va in rete e gioca, con ogni probabilità, la sua migliore gara in rossazzurro. Voto 6,5
Claiton (22 presenze, 1 rete) – L’ex Cittadella arriva in estate direttamente dalla B per dare esperienza e fisicità alla retroguardia rossazzurra. Parte subito bene con la rete che evita nella prima giornata con la Paganese la sconfitta alla prima giornata. Nella parte centrale del campionato finisce, inspiegabilmente, in panchina, rivedendosi soltanto con l’arrivo di Baldini, con il quale gioca alcune gare sontuose ed altre meno belle. Voto 6
Giosa (16 presenze, 2 reti) – Arriva a gennaio dal Monopoli su precisa richiesta di mister Raffaele. Parte un po’ in sordina, rendendosi spesso protagonista di errori incomprensibili. Dopo una buona parte finale di stagione, dove realizza anche due reti, conclude disastrosamente nella gara che segna l’eliminazione dai playoff della sua squadra. Voto 5
Noce (7 presenze) – Nonostante la conferma ad inizio stagione e la sua permanenza in rossazzurro, non viene quasi mai chiamato in causa se non per un paio di partite nel girone di andata, infatti, a gennaio cambia aria andando a Potenza. Voto S.V.
Pellegrini (2 presenze) – Due presenze, mai da titolare. Sicuramente un acquisto mai preso in considerazione e mai entrato nelle gerarchie di mister Raffaele. Così come Noce, nel mercato invernale lascia per trasferirsi a Pistoia. Voto S.V.
Pinto (27 presenze) – Se alla fine della scorsa stagione era stato certamente uno dei migliori con un rendimento e delle azioni davvero sorprendenti, non si può dire lo stesso di questo campionato. Lontano parente dal Pinto visto nello scorso campionato, quasi mai protagonista e spesso autore di prestazioni molto insufficienti, tanto da finire diverse volte dietro il suo sostituto Zanchi. Voto 4,5
Sales (11 presenze) – Anche lui, insieme a Giosa, arriva dal Monopoli facendo parte della lista personale di mister Raffaele. Dopo un buon avvio, va spegnendosi strada facendo, giocandosi le speranze di titolarità contro l’Avellino, quando disputa una prestazione molto negativa. Voto 4,5
Silvestri (31 presenze, 2 reti) – Il capitano del Catania è certamente il migliore del pacchetto arretrato. Sempre in campo fino al 7 marzo, quando in quel di Bisceglie, oltre alla rete si frattura una costola. Il suo recupero è velocissimo, e fino alla fine sarà l’ultimo ad ammainare la bandiera. Voto 7
Tonucci (16 presenze, 1 rete) – Da lui ci si aspettava molto di più. Parte bene con la rete alla sua ex squadra Juve Stabia, ma poi perde le staffe racimolando più cartellini, alcuni anche rossi, che presenze. Nel finale di stagione ci si mette pure il Covid. Voto 4,5
Zanchi (24 presenze, 1 rete) – Una delle note piacevoli della stagione. Spesso finisce le sue gare con la palma del migliore, tanto che mette a rischio la titolarità di Pinto, ritrovata solo a causa dell’infortunio dell’ex Rieti, che troverà anche la sua rete nella manita al Potenza. Voto 6,5
Centrocampisti
Biondi (20 presenze, 1 rete) – Il gol spettacolare in Coppa Italia contro il Notaresco fa pensare ad un’altra grande stagione dell’esterno marca liotru. Invece, a parte una scossa in quel di Avellino con assist al compagno di sempre Pecorino, il resto è una parte di campionato molto deludente, dove le sirene di mercato, probabilmente, non hanno aiutato. Voto 5
Dall’Oglio (26 presenze, 5 reti) – Campionato dai due volti per l’ex Brescia, che dopo un girone di andata poco positivo, disputa una seconda parte di stagione ad alti livelli, dove l’unica nota stonata è il rigore sbagliato all’ultimo minuto col Bari che, con ogni probabilità, cambia anche il volto della stagione del Catania. Ma, finalmente, si sono apprezzate le qualità di un giocatore importante per la categoria. Voto 7
Izco (22 presenze) – A 38 anni, Mariano ritorna ai piedi dell’Etna dopo gli anni d’oro della Serie A e, purtroppo, l’età si fa sentire. Prova a dare una mano con la sua esperienza e la sua voglia, ma quasi mai riesce a dare davvero un contributo sostanzioso. Forse, sarebbe stato meglio evitare certi ritorni. Voto 5
Maldonado (29 presenze, 3 reti) – Tanto atteso all’inizio, quando per problemi di passaporto salta le prime gare. Per Raffaele è il giocatore che può fare la differenza, ma il tecnico barcellonese non segue le parole coi fatti lasciandolo spesso fuori dai giochi. Con l’arrivo di Baldini, a parte qualche errore di troppo, acquista fiducia divenendo elemento imprescindibile per il centrocampo rossazzurro. Voto 7
Rosaia (31 presenze) – Gioca un ottimo avvio di stagione, dimostrando anche una certa abilità nei calci di punizione. Poi, però, si perde strada facendo disputando un girone di ritorno sottotono, tant’è che finisce fuori dal terzetto di titolari inamovibili. Voto 5,5
Welbeck (35 presenze, 1 rete) – Uno dei migliori il mediano ghanese, che dopo una partenza a rilento si riprende il centrocampo del Catania a suon di ottime prestazioni e palloni recuperati. Ad un certo punto della stagione non ne può più, ma dopo qualche turno di riposo, ritorna a lottare in mezzo al campo concludendo in salendo. Voto 7
Vicente (4 presenze) – Forse, viste anche le difficoltà della stagione, una sua permanenza poteva essere utile. Gioca solo quattro gare, ma poi finisce fuori dai giri lasciando Catania per il Renate. Voto S.V.
Attaccanti
Di Piazza (15 presenze, 4 reti) – Ritorna a gennaio in prestito dal Catanzaro sotto le molteplici polemiche della piazza, contraria ad una sua nuova esperienza in rossazzurro. Alla prima, però, l’attaccante di Partinico mette il suo segno, contribuendo alla vittoria col Monopoli. Spesso utilizzato in una posizione al lui non congeniale, non convince totalmente. Voto 5,5
Emmausso (8 presenze) – Doveva essere uno degli elementi di maggior qualità lì davanti, invece delude molto, non dimostrando mai quanto aveva fatto di buono l’anno prima a Vibo. A gennaio va via. Voto 4
Gatto (4 presenze) – Discorso analogo per Gatto, che come Emmausso non riesce ad esprimersi in maglia rossazzurra, anche se le qualità non sembrano, francamente, da Catania. Migliore prova al San Nicola di Bari, poi il vuoto.Voto 4,5
Golfo (15 presenze, 2 reti) – L’ex Trapani arriva nella sessione invernale di mercato. All’inizio non convince tanto, poi cresce con l’arrivo di Baldini, rendendosi grande protagonista nell’ultima partita a Foggia, dove realizza una doppietta. Desta perplessità la sua non presenza nella nefasta gara playoff. Voto 6
Manneh (21 presenze, 2 reti) – Tra la fine del girone di andata e l’inizio del girone di ritorno attraversa un periodo di grande forma dove realizza due gol uno dietro l’altro (Catanzaro e Casertana). Forse, meriterebbe qualche chance in più dal primo minuto, anche se la sensazione è quella che l’esterno gambiano abbia dato il meglio di sé tutte le volte che è subentrato dalla panchina. Voto 6
Pecorino (15 presenze, 5 reti) – Alla prima esperienza da attaccante titolare con la maglia della sua città, lui risponde alla grande siglando cinque reti in 15 gare, che gli valgono l’interessamento e l’acquisto da parte della Juventus. Fino alla sua permanenza in rossazzurro fa certamente molto bene. Voto 7
Piccolo (12 presenze, 2 reti) – Fosse stato integro fisicamente avrebbe certamente fatto la differenza. Nelle poche gare in cui è stato bene, ha fatto la differenza innalzando di molto il livello di gioco negli ultimi sedici metri. Poi, l’ennesima ricaduta, lo ha spento definitivamente. Un grosso peccato. Voto 5,5
Piovanello (9 presenze) – In alcune gare non è dispiaciuto, dimostrando sprazzi di qualità, anche se non è riuscito mai a calarsi totalmente in questa esperienza. A gennaio rientra nella lista dei partenti. Voto 5,5
Reginaldo (28 presenze, 2 reti) – Girone di andata spesso in chiaroscuro, fa meglio nella seconda parte di stagione, quando con la sua esperienza prova a prendere per mano il resto della squadra, regalando anche qualche buona performance. I trentotto anni, tuttavia, si sentono oramai. Voto 6
Russotto (13 presenze, 4 reti) – Ritorna a gennaio dopo la sua prima esperienza in rossazzurro finita non nel migliore dei modi con l’infortunio nella semifinale playoff contro il Siena. Caratterialmente fa molti passi avanti, meno irruento e più responsabile. La breve parentesi, interrotta poi dall’infortunio, è stata certamente positiva: unica nota stonata il palo nel derby contro il Palermo sullo 0-0, che pesa ancora come un macigno. Voto 6,5
Sarao (29 presenze, 8 reti) – Nonostante una partenza a rilento, ad un certo punto diventa uomo fondamentale per questa squadra. Col suo fisico predominante crea sponde ed apre pertugi per le azioni dei suoi compagni. Otto reti, che certamente descrivono un’annata positiva per l’ex Monopoli, che forse si mangia le mani per l’infortunio che lo ha tenuto fuori dai radar nella parte conclusiva di stagione, defezione che non gli permette, con ogni probabilità, di raggiungere la doppia cifra. Voto 7
Volpe (1 presenza) – Il suo arrivo al Catania resta un grosso enigma. Arriva nella veste di possibile trascinatore una volta recuperato, solo che, il tanto decantato recupero, non arriverà mai. Voto S.V.
Vrikkis (2 presenze) – Molto poco per giudicare l’ex primavera del Napoli. Voto S.V.
ALLENATORI
Giuseppe Raffaele (30 panchine, 45 punti) – Tra mille difficoltà e con una squadra sicuramente con molti limiti e lacune, disputa un girone d’andata molto positivo, con una squadra che addirittura sfiora il secondo/terzo posto, con un filotto di otto risultati consecutivi che fa alzare l’asticella. Poi, dopo il mercato invernale, succede l’impensabile, con una serie di risultati negativi, tra cui la sconfitta nel derby col Palermo, e una squadra che sembra non seguirlo più. L’esonero, purtroppo, è inevitabile. Tuttavia, non gli si possono attribuire colpe rilevanti, se non quelle di aver steccato le due partite più importanti della stagione. Voto 5,5
Francesco Baldini (8 panchine, 16 punti) – Il suo arrivo al posto di Raffaele lascia qualche perplessità, visto che il suo curriculum non è molto rassicurante. Eppure, il tecnico toscano smentisce tutti facendo disputare al Catania un finale di stagione positivo, dove si stecca soltanto l’unica partita che non si doveva steccare, ovvero il playoff col Foggia. Sicuramente la sua esperienza è positiva, anche perché col suo arrivo rigenera letteralmente alcuni calciatori che sembravano totalmente spenti, Maldonado su tutti. Voto 6,5
Fonte Immagine: CalcioCatania.it