Federico Rosa (Antenna Uno Notizie) ha risposto alle nostre domande per discutere del difficile momento che vive il Catania
Il collega ed amico Federico Rosa (Antenna Uno Notizie) ha risposto alle nostre domande sul difficile momento che attraversa il Calcio Catania. Dopo un cenno breve sul fattore campo, si è quasi interamente disquisito sulla querelle Sigi-Tacopina. Di seguito le risposte alle nostre domande.
Federico, grazie per aver accettato l’invito di Catania Mood. Come stai?
“Ciao ragazzi, innanzitutto vi ringrazio per l’opportunità che mi state dando”
Prima di passare all’argomento che sta, giustamente, tenendo banco in questi giorni, ti chiedo un giudizio definitivo sulla stagione in campo del Catania?
“Parlando dell’argomento campo, io la stagione del Catania la giudico incolore perché, seppur c’è un lato positivo con una squadra tecnicamente da decimo posto che alla fine è arrivata al sesto posto, ci sono anche degli aspetti negativi: le due brutte prove nel derby col Palermo, i punti persi con squadre tecnicamente inferiori, l’uscita prematura in Coppa Italia col Notaresco e soprattutto l’uscita immediata dai playoff con il Foggia. Tralasciando per un attimo gli aspetti extra-campo, non sfruttare il fattore campo con due risultati a favore su tre ha fatto si che si buttasse il lavoro fatto in un’intera stagione. Quindi, proprio per tutto questo, sicuramente gli aspetti positivi non sono maggiori di quelli negativi”.
Veniamo adesso alla questione societaria. Quali sono, attualmente, i passaggi della vicenda Sigi-Tacopina che ti convincono meno?
“I passaggi che mi convincono meno sono la poca chiarezza che c’è stata. Secondo me, si è parlato troppo nei momenti sbagliati e troppo poco nei momenti giusti. Ad esempio, quelle comunicazioni social del Catania dove appunto si vedeva Tacopina che attuava delle azioni presidenziali, come presenziare agli allenamenti. Mi hanno colpito molto le foto di Tacopina allo stadio nella gara contro il Potenza, che facevano presagire ad una situazione già limpida e florida nei rapporti tra Sigi e Tacopina. Quindi, è strano che dopo quella data le parti si siano svegliate male e si siano incrinati i rapporti. È giusto che entrambe le parti debbano chiarire questo passaggio per trasparenza e chiarezza ai tifosi”.
Quale pensi sarà l’epilogo definitivo di questa trattativa? Secondo te ci sono ancora spiragli per evitare la fine del Calcio Catania 1946?
“L’epilogo purtroppo non possiamo saperlo perché non abbiamo la sfera di cristallo. Sarebbe facile dire che la strada porti al fallimento o ad un impegno di Sigi. È chiaro che la mia speranza è quella che il fallimento venga evitato, però è anche da stupidi dire che il rischio non ci sia. Io quello che mi auspico è che Sigi faccia il possibile per salvare il salvabile, che lo si faccia anche con l’aiuto di Tacopina visti questi sette mesi e viste le parole dell’avv.Ferraù che tutto il lavoro fatto non può essere cancellato. Spero che Sigi si prenda a carico tutte le responsabilità di quelle che si è assunta lo scorso 23 luglio e che appunto le parti facciano il loro in silenzio e che dicano le cose come stanno. Questo è ciò che mi auspico da addetto ai lavori e da tifoso”.