Sono passati ormai 14 anni da quel match contro il Chievo di Campedelli che permise agli etnei di raggiungere la tanto agognata salvezza. Fu una partita entusiasmante, Pasquale Marino scelse un 11 titolare di tutto rispetto con: Pantanelli in porta; Sardo, Cesar, Stovini e Vargas a comporre la linea difensiva; centrocampo con Baiocco, Izco e Biagianti; in avanti Lucenti, Corona e Mascara.
Quel match fu paragonabile solo alla vittoria di uno scudetto o di una Champions League perché per la città di Catania, fu come riconquistare la Serie A. Un’intera tifoseria additata dai media come “pericolosa”, un intero girone di ritorno giocato in campo neutro con un Catania praticamente sempre in trasferta come a Ravenna, Trieste, Lecce e Bologna (dove fra le altre cose quella partita si giocò). Un progetto solido ed un piano industriale davvero ottimo potrà ricondurci su quei campi, a respirare un’atmosfera magica e paradisiaca. La città attende solo questo.