Il presidente della SIGI, l’avvocato Giovanni Ferraù, a fianco al sindaco di Catania, Salvo Pogliese, ha rilasciato importanti dichiarazioni ai nostri microfoni durante l’incontro della tifoseria rossazzurra in Piazza Università di oggi pomeriggio:
“Ringrazio i tifosi. Oggi è presente la passione indomabile e finalmente li possiamo sentire tifare. La SIGI è presente per dire che non esistono piani Z, la matricola 11700 va salvata. Chiunque volesse ipotizzare un piano Z non è il benvenuto. Oggi l’unico obiettivo è, rispettando tutte le posizioni differenti, è salvare la matricola, una creatura di 75 anni da salvaguardare e quindi non posso neanche minimamente immaginare altri scenari.
Abbiamo interlocuzioni importanti, , sforzi disumani, nonostante un po’ di melina da parte di qualcuno. Vogliamo fatti concreti, siamo disponibili al dialogo con tutti, con l’imprenditoria catanese qualora ci fosse ancora la volontà e il desiderio di venire in soccorso e con investitori stranieri di qualunque natura e specie. In settimana entrante avremo incontri importanti in tal senso, stiamo facendo tutto anche per rilanciare il Catania da questa C maledetta che ha visto società come il Bari, con 17 mln di euro di investimenti uscire nei playoff, il Palermo, capiamo che per ambire alla B non servono 11-12 mln di euro ma una squadra compatta e ben costruita e non è detto che corrisponda agli investimenti effettuati.
Le interlocuzioni sono sulla carta tutte ambiziose, poi occorre concretizzare le volontà con gli atti: a questo punto diremo pubblicamente quando la cosa sarà fatta non prima. Prima gli atti poi parleremo. Tacopina? Il dialogo è ad intermittenza ma resto ancora “in ascolto”, non chiudiamo la porta a nessuno. Sarebbe assurdo pensare che la salvezza si possa individuare solo in Tacopina”.