Tanta confusione ed incertezza: la stagione del Catania parte in netta salita
Agosto dovrebbe essere il mese della preparazione all’oramai imminente inizio di campionato. Si dovrebbe parlare di amichevoli, delle prime marcature, di chi fa meglio e chi peggio, di calciomercato. Tuttavia, questo sembra un grosso optional in casa Catania.
Nonostante il campionato inizi tra poco più di tre settimane, in via Magenta a tenere banco è la difficile situazione economica del club. Seppur nell’ultima conferenza stampa indetta dalla Sigi il presidente Giovanni Ferraù aveva provato a tranquillizzare la piazza parlando addirittura di “obiettivo promozione”, i fatti, specialmente quelli delle ultime ore, vanno letteralmente verso il lato opposto.
Una società che punta alla vittoria di un campionato, infatti, dovrebbe sicuramente affrontare il ritiro estivo in maniera decisamente diversa. Innanzitutto, servirebbe una maggiore comunicazione, informare i tifosi di quello che accade giornalmente all’interno di Torre del Grifo: quante sedute di allenamenti vengono fatte, se si gioca una partitella, informare del risultato, dei marcatori invece, regna il silenzio.
Altro tasto dolente è quello riguardante le amichevoli: il Catania è, con ogni probabilità, l’unica squadra delle sessanta professionistiche a non aver ancora disputato una gara amichevole. Come si misura il potenziale di un organico, tra l’altro ancora molto incompleto, se non si affronta un’amichevole contro un avversario magari di ugual o maggiore caratura?
Ieri sera, per completare l’opera, è giunta la notizia riguardante il mancato pagamento da parte di Sigi ai propri tesserati delle mensilità inerenti il mese di giugno. Sicuramente una situazione imbarazzante, specialmente durante una sessione di mercato che ti vede ancora in alto mare. Con quale criterio, adesso, un calciatore dovrebbe scegliere Catania? Ancor peggio, se si pensa che non più di dieci giorni fa si affermava che non ci sarebbero stati problemi nel completare la stagione? Dieci giorni fa, non mesi fa.
Insomma, la sensazione è che, con tutta la buona volontà possibile, il tempo di Sigi alla guida del Catania sia ormai finito da tempo, e che se non interviene nessuno che immetta liquidità, possa piacere o meno, il destino del club rossazzurro sembra già segnato. Si rischia un nuovo caso Matera o Trapani, con tutte le conseguenze del caso. Certamente un epilogo che scongiuriamo tutti, ma che se si concretizzasse, renderebbe pressoché vano il salvataggio dello scorso 23 luglio 2020.
Fonte Immagine: NewsSicilia