Ritorna l’appuntamento del giovedì con Tifosi Mood, la rubrica interamente dedicata ai sostenitori del Catania. A rispondere alle nostre domande, oggi c’è Andrea Palermo, tifoso del club rossazzurro da circa vent’anni.
Andrea, innanzitutto grazie per aver accettato l’invito di Catania Mood. Come stai?
“Buongiorno a tutti, grazie a voi per l’invito. Tutto bene, a parte la triste situazione del Catania”.
Tu e il Catania: da quanto tempo segui questa squadra? Qual è il ricordo più bello che custodisci?
“Seguo il Catania da piccolissimo, quando mio padre mi portò per la prima volta in quella che sarebbe diventata la mia seconda casa. I ricordi sono tantissimi, se devo sceglierne uno dico la promozione in A contro l’Albinoleffe. Sogno di rivivere emozioni come quelle, con uno stadio stracolmo di rossazzurro”.
Parlando dell’attualità, hai contribuito alla raccolta fondi per l’iscrizione? Se si, perché? Se no, perché?
“Ho contribuito e non mi pento di averlo fatto, pur non condividendo le modalità dell’iniziativa. Ha prevalso il cuore, sperando potesse essere un modo per invogliare eventuali investitori”.
Pochi giorni fa è arrivata la notizia dei mancati pagamenti degli stipendi. Ieri giravano voci di possibili dimissioni importanti: pensi si è arrivati ad un punto di non ritorno?
“Purtroppo temo di sì, gli eventi negativi si susseguono e non vedo vie d’uscite. L’unica soluzione sarebbe stata l’ingresso di soci forti o, ancora meglio, la cessione dell’intero pacchetto azionario, ma arrivati a questo punto dubito ci sia qualcuno disposto a rischiare”.
Qual è la tua intenzione, nel caso, auspichiamo di no, le cose non dovessero andare per il verso giusto? Ti fermeresti qui, o seguiresti un nuovo Catania?
“Ho sperato e continuo a sperare che la vita del Catania 1946 possa continuare. Tuttavia, se il miracolo non dovesse avvenire, sono convinto che il calcio a Catania non debba terminare. Dunque seguirei un eventuale nuovo Catania, a condizione che rinasca dalle ceneri dell’attuale e non sia una soluzione improvvisata come successo a Trapani, con lo spostamento del titolo sportivo del Dattilo”.