Nelle scorse ore si è conclusa la 32esima edizione dei Giochi Olimpici. Tra le varie discipline, che hanno portato diverse medaglie, pure la “classica” corsa ad ostacoli. Quella che, oramai da diversi mesi a questa parte, affronta pure il povero Calcio Catania. Se, tuttavia, nell’attività olimpionica sopra citata chi vince porta a casa le tanto iridate medaglie d’oro, d’argento e di bronzo, nel caso del club rossazzurro, anche superando più ostacoli, difficilmente si potrà appendere al collo dei protagonisti il riconoscimento tanto ambito.
La società etnea, infatti, non gioca una Olimpiade, ma si sta giocando un qualcosa di altrettanta importanza: la sua esistenza. Un’esistenza che, già messa in discussione dopo la fumata nera con l’avvocato americano Tacopina, è divenuta a forte rischio dopo il mancato pagamento degli stipendi relativi alla mensilità dello scorso Giugno. Un avvenimento, quest’ultimo, che ha catapultato la tifoseria rossazzurra all’interno di un incubo che non sembra voler trovare fine.
Eh già, perché nonostante i ragazzi alla guida di mister Baldini continuano il loro lavoro in preparazione dell’eventuale esordio in campionato, con la prima amichevole che ha visto i rossazzurri rifilare sette reti allo Jonica, fuori dal rettangolo verde è corsa contro il tempo per evitare che la situazione, già drammatica, non possa divenire definitivamente compromessa. E, parliamoci chiaro, il rischio esiste.
Intanto c’è in ballo la oramai celebre fideiussione da 500.000 euro. Se fino a venerdì scorso, la presentazione di quest’ultima sembrava a forte rischio con tanto di conseguenze, adesso, dopo un primo passo a circa 200.000 euro, pare si possa arrivare alla somma stabilita. Un ostacolo che, quindi, potrebbe essere superato ma che, come nella famosa corsa olimpionica, ne presenterebbe immediatamente un altro: il sequestro conservativo della Catania Servizi nei confronti del Calcio Catania, con sentenza del Tribunale che arriverebbe già nella giornata di domani.
In caso di pronunciazione a sfavore del club rossazzurro, sarebbero problemi forse quasi insuperabili. Il Catania, dovrebbe uscire ben 3.000.000 euro. Un verdetto che potrebbe pregiudicare ulteriormente il cammino impervio della società etnea. Altro ostacolo, nonostante le continue rassicurazione in casa Sigi, sarebbe, infine, rappresentato dalla nuova scadenza per il pagamento degli stipendi, fissata a giorno 20 Agosto. Una nuova mancanza alla’appello, significherebbe esclusione dal prossimo campionato di Serie C 2021/22.
Insomma, gli ostacoli, considerando solo quelli prima di arrivare al fischio iniziale del campionato, sono davvero molteplici. La sensazione è che, se non arriva un’immissione esterna di denaro cospicua, si potranno saltare anche tutti gli ostacoli, ma alla fine nessuna medaglia arriverebbe. Il Catania, al netto di varie fazioni oramai generatesi tra la tifoseria, sarebbe minacciato da un’unica e sola verità: il rischio di emulare Matera e Trapani.
Fonte Immagine: AntennaUnoNotizie