Tra una settimana inizierà il campionato di Serie C. Il Catania affronterà la sua prima gara del torneo in trasferta a Monopoli. Alla seconda giornata, invece, ci sarà l’esordio in casa, allo stadio Angelo Massimino, contro la Fidelis Andria (4 settembre, ore 20:30, ndr). Purtroppo, il palcoscenico della sfida ai pugliesi dell’ex Di Piazza, rischia, come spesso accade alle prime uscite di ogni stagione, di non essere all’altezza.
Il riferimento è naturalmente all’impianto sportivo di Piazza Spedini, che, a quindici giorni dall’esordio casalingo del Catania, verso davvero in condizioni pietose. Manto erboso ingiallito e con tante zone del campo senza erba, sicuramente un terreno di gioco non consono a disputare una partita di calcio, con il rischio concreto di infortuni anche per i calciatori.
I problemi, comunque, riguardano anche il resto del vecchio Cibali: vetri rotti, erbacce, sporcizia e tantissima cenere vulcanica che riempie i seggiolini della Tribuna A e i gradoni delle curve e della Tribuna B. Per non parlare di ciò che non può essere documentato, come per esempio i servizi igienici dell’impianto, sicuramente in condizioni degradanti.
Un pugno in faccia per tutti i tifosi del Catania, che reputano l’impianto sportivo di Piazza Spedini un po’ come una seconda casa dove sono custoditi i ricordi della loro fede calcistica. Un pugno che fa male anche perché, fino a poche settimane fa, l’amministrazione comunale con a capo il sindaco della città Salvo Pogliese, aveva paventato una pronta ristrutturazione dello stadio con tanto di foto di quello che sarebbe diventato a lavori ultimati.
Probabilmente, non ce ne voglia nessuno, la trattativa saltata con Joe Tacopina, ha creato non pochi disagi forse influendo negativamente anche sulla volontà dell’amministrazione comunale di portare a termine gli interventi di ristrutturazione visto che, a pochi giorni dall’esordio dei rossazzurri sul rettangolo di gioco catanese, non si vede nulla di tutto ciò, anzi, la sensazione è che le condizioni siano peggiori delle scorse annate.
Insomma, Catania, decima città d’Italia e piazza blasonata in una categoria come quella della Serie C, meriterebbe, indubbiamente, uno stadio migliore e maggiormente degno del nome della città e della squadra storica che rappresenta. Un film purtroppo visto e rivisto, che si unisce alle tante cose che, purtroppo, non vanno per il verso giusto in casa Catania, ma anche nella città stessa.
(foto:calciocatania.it)