Il Catania perde la sua seconda partita del campionato in quel di Pagani. Una sconfitta forse immeritata per quel che si è visto in campo, ma che comunque arriva. Ed è già la seconda in sole tre giornate. Forse un po’ tante, dato che, comunque, si parla di una piazza che in Serie C dovrebbe fare tutt’altri campionati. Ma veniamo al dunque.
I rossazzurri, al netto dei vari commenti e delle varie dichiarazioni post-gara, che qualificano la prova del Catania ottima, gioca una discreta partita. Un primo tempo dove si cerca di costruire qualche buona occasione, ma dove prevale la confusione. Per carità, gli avversari non fanno molto di più. Il miglior momento dei ragazzi di Baldini è a cavallo tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo. Nei primi 15-20 minuti della ripresa, infatti, il Catania costruisce tre/quattro palle gol, rigore compreso fallito da Ceccarelli. L’errore dal dischetto è il preludio di un’altra domenica nerissima per i tifosi etnei. Da lì a poco, infatti, Diop, cercato dal Catania qualche settimana indietro e appena entrato in campo, trova un gran gol, ma con non poche responsabilità di Ercolani, che in marcatura poteva certamente fare meglio. Succede, ci mancherebbe. Ma il Catania, in superiorità numerica per l’espulsione di Sussi, avrebbe a disposizione più di venti minuti per riparare ai danni. E, invece, a parte un colpo di testa di Greco – che forse meriterebbe qualche chance in più – sventato da un incredibile Baiocco, nulla o poco più.
Baldini le prova tutte rimescolando le carte. Qualche scelta, forse, poteva essere diversa, ad esempio le sostituzioni di Ceccarelli e Sipos, forse i meno peggiori del pomeriggio campano. Anche l’ingresso di Piccolo non produce gli effetti desiderati. E, in più, va aggiunto il commento negativo sulle prestazioni di alcuni calciatori che, invece, dovrebbero tirare la carretta: Calapai, Maldonado, Pinto, Russotto. Forse uscire con zero punti in tasca dal “Marcello Torre” è una punizione eccessiva, ma se contro una squadra apparsa piuttosto modesta e che aveva preso sei gol nelle prime due da Messina e Latina, due neopromosse, non riesci a trovare la via della rete nemmeno con un uomo in più, beh, allora c’è da essere poco ottimisti.
Adesso, il Catania sarà atteso da un vero e proprio tour de force: Catanzaro in Coppa Italia, Bari al Massimino, ancora in Calabria coi giallorossi ma stavolta in campionato, e poi la temibile Turris che ha impartito lezioni di calcio al Foggia di Zeman nell’ultimo turno. Col -2 che dovrebbe arrivare a breve, il Catania attualmente sarebbe fanalino di coda in compagnia di Andria, Monterosi e Vibonese. Insomma, il rischio di doversi aspettare un periodo avaro di buoni risultati per i rossazzurri è più che concreto, motivo in più per cui sarebbe stato fondamentale uscire indenni da un vero e proprio scontro salvezza.