Dopo due sconfitte più che immeritate il Catania si prepara alla sfida in programma domenica pomeriggio alle 14,30 allo stadio Angelo Massimino contro il Bari. Le ultime due partite contro Paganese e Catanzaro, seppur entrambe perse, hanno visto un Catania volenteroso e che non si è rassegnato a perdere nemmeno dopo aver subito il gol, in particolar modo nella sfida di mercoledì, nella quale Monterisi si è mostrato man of the match prima segnando il gol decisivo in pieno recupero e respingendo subito dopo il tiro che sarebbe valso il pareggio per i rossazzurri.
La partita di domenica rappresenterà quindi per questi ultimi un vero e proprio esame di maturità, dopo che queste ultime due sfide hanno dimostrato come la compagine etnea più che di basso livello sia in realtà ancora un cantiere aperto e come nel proseguo del campionato, a prescindere dagli obiettivi e dall’eventuale piazzamento finale, possa togliersi qualche bella soddisfazione.
Le indicazioni che Baldini può trarre soprattutto dalla sfida in Calabria sono tante soprattutto riguardo al nodo portiere, con Sala che in alcune occasioni si è dimostrato molto bravo e data anche qualche indecisione di Stancampiano in occasione del gol di Diop la scorsa domenica pomeriggio a Pagani. Un altro nodo da sciogliere riguarda un altro dualismo, questa volta nel reparto difensivo, tra Calapai e Albertini, con il primo che sembra avere più qualità nell’impostazione della trama offensiva, mentre il secondo mostra qualche sicurezza in più in quella di contenimento.
Infine a centrocampo un altro giocatore che al momento non ha reso come ci si aspettava è sicuramente Luis Maldonado e l’alternativa rappresentata da Riccardo Cataldi, che contro i calabresi ha disputato una gara più che eccellente. Ricordata anche la buona prova di Monteagudo, che si candida a diventare il nuovo Ministro della Difesa rossazzurra, sulla scia di Lorenzo Stovini e Nicolas Spolli ai tempi della Serie A o di Ramzi Aya in quelli più recenti, va notato quindi come a disposizione di Baldini ci sia una formazione folta e che lascia spazio a diverse scelte che si possono cambiare anche a seconda dell’avversario di turno.