Numeri a confronto. Per una volta ci discostiamo dalle statistiche inerenti la partita giocata sul campo per convogliare l’attenzione su quella disputata sugli spalti.
Il Catania ha risposto presente nonostante un avvio non esaltante e dopo due sconfitte consecutive maturate tra campionato e Coppa Italia (Paganese-Catania 1-0; Catanzaro- Catania 1-0). Il gioco espresso dai ragazzi di Baldini non è dispiaciuto affatto e, a detta di tutti, “è mancato solo il gol”. Vero, verissimo. Ma si tratta di un limite pericoloso soprattutto perché col Bari, nonostante i rossazzurri siano andati a segno sugli sviluppi di un calcio piazzato, la sconfitta è arrivata comunque.
L’attenuante del Bari schiacciasassi o giù di lì regge ma fino a un certo punto. I tifosi del Catania hanno occupato ben 1947 posti sui 2500 disponibili, in virtù di 1034 abbonati e 913 accorsi con il biglietto in mano nonostante la disponibilità a ridosso del match e il ritardo sul circuito Ticket One concernente i tagliandi delle Curve. Ennesimo plauso a una tifoseria e a una città che, a dispetto delle oggettive difficoltà in cui versa il club, tecniche e societarie, non abbandona squadra e, soprattutto, colori. Ora la risposta deve arrivare da staff e giocatori, già dalla difficile trasferta di Catanzaro (lunedì, ore 21:00 allo stadio “Nicola Ceravolo”).
Per confermare il trend del pubblico in crescita sarebbe opportuno fare risultato nel capoluogo calabrese. Anche se, conoscendo la piazza, i supporter rossazzurri non faranno mancare l’apporto in qualsiasi caso. Ora, però, è tempo di accumulare punti-salvezza.
TREND DEGLI SPETTATORI DOPO DUE GIORNATE AL “MASSIMINO”:
Catania-Fidelis Andria (2-0) presenti 1472 (952 abbonati, 520 spettatori muniti di biglietto);
Catania-Bari (1-2): spettatori presenti 1.947 (1.034 abbonati, 913 spettatori muniti di biglietto).