La partita contro il Bari, ennesima brutta figura di questo inizio di campionato da incubo, ha sottolineato ancora una volta i limiti del Catania soprattutto nella gestione dei momenti difficili in fase di gioco sulla propria metà campo. Nonostante la capacità di reagire mostrata dopo il gol del vantaggio iniziale di Terranova, questa squadra si è trovata in seria difficoltà anche nel momento in cui dopo il gol di Moro si poteva avere anche un pizzico di cattiveria in più per tentare addirittura anche di ribaltare il risultato.
L’assunzione di responsabilità da parte di Baldini a fine partita riguardo alla gestione del dispositivo difensivo in occasione del gol decisivo di Simeri, generato da errorraccio di Monteagudo, fino a quel momento uno dei più propositivi in campo anche in fase offensivo malgrado il giallo rimediato, non attenua per nulla il clima rovente che si respira all’interno della compagine rossazzurra, causato anche dai limiti, dato anche un riferimento dello stesso allenatore alle prestazioni buone, ma con zero punti, fatto durante la consueta conferenza stampa pre gara.
Adesso bisogna pensare a quali siano le soluzioni per invertire la rotta, già a partire dall’impegno di lunedì 28 settembre sera allo stadio Nicola Ceravolo contro il Catanzaro, una delle formazioni più forti di questo torneo in vero e proprio replay della sfida giocata la scorsa settimana in Coppa Italia. In questo senso il confronto tra i diversi componenti della dirigenza, comunque consapevoli delle difficoltà nella costruzione della squadra, può essere di grande aiuto, ma molto ci sarà da riflettere anche riguardo alle soluzioni da adottare per cominciare a fare punti con una certa regolarità, a prescindere da quale sia l’avversario di turno.
Quel che sembra essere palese in queste prime uscite ufficiali della squadra è la mancanza di una vera e propria coesione all’interno del gruppo, che in molti si aspettano di vedere per guardare gli automatismi del gioco funzionare finalmente nel migliore dei modi