Senza perderci troppo in chiacchiere, abbiamo ascoltato ai nostri microfoni il mister di Catania Mood, ecco cosa ci ha detto:
Un’errata gestione del possesso palla da parte del difensore argentino ha messo Simeri nelle condizioni di siglare il gol del 2-1 in favore della squadra di Bari. Sono errori gravi, secondo la sua opinione, Baldini proseguirà sulla strada della fiducia nei confronti del suo difensore così come ha fatto per Stancampiano?
La fiducia va sempre riposta nei propri giocatori, qualora si commettessero degli errori , si può sempre utilizzare la tecnologia a nostra disposizione e mostrare ai calciatori anche il momento esatto in cui quell’errore è stato commesso.
Il Catania viene da 3 sonore sconfitte che sarebbero 4 se si considera anche la disfatta di Monopoli, qual è la giusta ricetta per poter uscire da questo vortice di sfortuna e apparente incapacità di fare gol e non subirne?
Occorre responsabilizzare i calciatori etnei e infondere in loro quella tranquillità di cui necessitano. Questo gruppo ha sui propri piedi il futuro del Catania, molto passa dal campo e dal risultato che purtroppo ora sta mancando. L’ambiente deve chiudersi all’interno di uno scrigno e cercare di pazientare ancora.
Un esperto di giovani calciatori come lei, è sicuramente in grado di dare un parere su Moro, il neo giocatore rossazzurro che ha messo a segno il gol dell’1-1 nella sfida contro il Bari
Moro? Un giovane calciatore che è passato da realtà importanti e porta un cognome molto famoso, ricordo ancora di un portiere della Roma degli anni ‘50. Un 20enne tutto da scoprire ma ancora da temprare e nella terza serie ha la possibilità di “farsi le ossa”. Quello che posso dire a Moro è che non deve mai snaturarsi e cercare sempre la porta perché chi arriva nell’area di rigore avversaria, ha comunque più possibilità di chi non tira mai in porta, non importa se sbaglia o meno.
Opinione diffusa è che questo sia il periodo più buio della storia del Catania, lei che di stagioni degli etnei ne ha viste ma soprattutto vissute, che cosa ne pensa? E’ davvero così?
Le problematiche sono sotto gli occhi di tutti e non sapete quanto sia difficile giocare in realtà del genere. Da tecnico ho vissuto momenti delicati molto simili a questo e tentavo di isolare i ragazzi dal resto ma molto dipende anche dallo stato psicologico di ogni singolo elemento del gruppo. Debbono avere la forza e la volontà di estraniarsi almeno all’interno dello spogliatoio ed in campo; La mia speranza è di uscirne il più presto possibile. Colgo l’occasione per fare i miei auguri al Catania che ieri ha compiuto 75 anni e li ho vissuti tutti; ricordo ancora la formazione del match che ci regalò la prima promozione in Serie A. Chiudo dicendo che il calcio è di chi lo ama e noi tutti lo amiamo, Forza Catania!