Le valutazioni dei rossazzurri al termine di Picerno-Catania 0-1
Il Catania ritorna alla vittoria grazie al successo di misura in casa del Picerno. Decide il match ancora una volta Moro – alla quarte rete stagionale – che dagli undici metri spiazza Albertazzi. Oltre al giovane attaccante, tra le note positive pure Greco. Prestazione negativa, invece, per Maldonado e Russotto.
Le pagelle dei rossazzurri
SALA 6,5 – Qualche buona uscita e un buon intervento sul suo primo palo in occasione della battuta a rete di Carrà. Nella ripresa effettua una gran parata su tiro di Pitarresi, salvando la sua squadra dal possibile gol del pari.
CALAPAI 6 – Dal suo destro arriva la chance più ghiotta per il Catania nel primo tempo. Nella ripresa l’ex Modena cala vistosamente. Si fa ammonire per un fallo su Carrà.
CLAITON 6,5 – Il 37enne difensore brasiliano fa il suo esordio in campionato dopo un lungo infortunio. Fa valere la sua esperienza, dando maggiore robustezza al reparto arretrato rossazzurro. Dal 59′ ERCOLANI 5,5 – In occasione del palo avversario, ne fa una delle sue facendo girare, ingenuamente, l’attaccante avversario.
MONTEAGUDO 6 – Stavolta non ha il compito di leader difensivo, vista la presenza di Claiton in mezzo alla difesa. Gioca, infatti, meno timoroso, non andando quasi mai in sofferenza e spazzando qualche pericolo, specialmente nell’ultima parte di gara.
PINTO 6 – Parte male facendosi ammonire poco dopo il fischio d’inizio. Prova a farsi notare con due tiri da fuori, uno dei quali finisce tra gli alberi del bosco fuori lo stadio. Si vede meno nella ripresa.
ROSAIA 5,5 – Prima frazione con tanta superficialità: emblematico è un suo tentativo da fuori area che si spegne ampiamente altro sulla traversa. Anche nella ripresa, la sua prestazione non sale di tono. Finisce nel taccuino dell’arbitro per un fallo commesso ai danni dell’ex compagno Reginaldo.
MALDONADO 5 – Giocatore totalmente assente dalla manovra del Catania. Se non fosse per qualche calcio piazzato, non si vedrebbe quasi mai. Anche nella ripresa, la sua prestazione non migliora. Forse, un po’ di panchina non gli farebbe così male. Dal 82′ IZCO S.V.
GRECO 6,5 – Buona prova, con tanta corsa e anche qualche buon tentativo da fuori. Da una sua sgroppata, nasce l’azione che porta al penalty per la sua squadra. Esce malconcio per un fallo subìto. Dal 82′ ROPOLO S.V.
BIONDI 5 – A sorpresa parte da titolare al posto del più quotato Russotto. Non si vede quasi mai se non per qualche tentativo di incursione al centro dell’area. Prima di andare fuori ha una buona palla, ma lascia partire un tiro completamente da dimenticare. Dal 59′ RUSSOTTO 5 – Non riesce a lasciare la sua impronta nel match, nonostante entra in campo ad inizio ripresa. Giocatore irriconoscibile.
MORO 7 – Impegna Albertazzi nel primo tempo con un destro che viene sventato dall’estremo difensore avversario. Conquista diverse punizioni, in una delle quali fa vedere un bel numero con un tunnel ai danni di Allegretto. Nella ripresa, dopo una breve assenza dai radar, è protagonista nell’azione che cambia l’inerzia del match: conquista il rigore che realizza con freddezza. Finora l’elemento più convincente in casa Catania.
PICCOLO 5,5 – È la partita dove dovrebbe e potrebbe fare la differenza, ma invece si nota soltanto per qualche pallone pennellato in area su calcio piazzato. Poco prima di lasciare il terreno di gioco, spreca una ripartenza pericolosa allungandosi palla e non fornendo un’assist a Moro ben posizionato. Dal 70′ PROVENZANO 6 – Entra in campo per mettere quantità in mezzo al campo. A pochi sgoccioli dal fischio finale, impegna severamente Albertazzi su calcio di punizione.
ALL. BALDINI/MULARONI 6,5 – Mette in campo fin dall’inizio esperienza – con Claiton in difesa – e gioventù – con Greco e Biondi. Le scelte stavolta sono quelle giuste, perché sia il brasiliano che il centrocampista del Madagascar sono tra i protagonisti della vittoria rossazzurra. Mezzo voto in meno perché nel finale la squadra indietreggia molto, forse un po’ intimorita da un successo che sta per arrivare dopo diverse settimane, rischiando qualcosa di troppo. Ma stavolta la dea bendata è dalla parte dei rossazzurri.