Jean Freddi Pascal Greco, centrocampista classe 2001 in prestito dal Pordenone; Luca Moro, attaccante anch’egli classe 2001, il cui cartellino è di proprietà del Padova. Sono in due ma sommando la loro età viene fuori quella di chi scrive. Indossano la maglia del Catania e la onoreranno fino al prossimo 30 giugno, prima di tornare alle rispettivi basi. Godiamoceli mentre loro sono intenti a godersi Catania.
Greco, a suon di entusiasmo malgascio danzato in campo, si è guadagnato la fiducia del tecnico Baldini; Moro, a suon di gol, ha raggiunto momentaneamente la vetta della classifica cannonieri di Serie C- Girone C affiancando un certo Starita (Monopoli) che conosce la categoria più o meno come le proprie tasche.
L’uno “Transistor”, capace di permettere il passaggio della corrente rossazzurra interrompendo le trame offensive avversarie e, parimenti, di impedirne il transito agli avversari; l’altro, Luca Moro, per allitterazione ci rievoca “Lu-dovico il Moro”, colui che ascese al potere del Ducato di Milano alla fine XV secolo, regalando al capoluogo meneghino un Rinascimento magnifico, florido, impensabile.
Il Catania dei giovani riparte proprio da loro: dalle scosse del nostro “Transistor – Greco” e dal Rinascimento di “Luca (il) Moro”, il re indiscusso del Ducato di Catania oggi, nel XXI secolo. La città aveva bisogno di queste scoperte, di avere l’occasione di esaltare il lavoro svolto da Maurizio Pellegrino e, per una volta, mettere da parte le beghe legali e societarie parimenti al deliquio difensivo che preoccupa ma, con clemenza, assicura ampi margini di miglioramento.
La squadra ringrazia in primis mister Baldini, che resta comunque il maggiore artefice della loro esplosione tecnica, un allenatore che sa come valorizzare i giovani e trarne il meglio. La città ringrazia il Responsabile dell’Area Tecnica, Pellegrino, per aver condotto una campagna-acquisti impossibile, come un nobile decaduto che si appresta a partecipare a un’asta senza un quattrino e si assicura quadri d’autore.
Certo, come asserisce a ragione mister Baldini la strada è ancora lunga e tortuosa e il percorso di crescita è appena iniziato. Ma se due vittorie significano morale, due giovani di belle, bellissime speranze, si traducono aritmeticamente in duplice contributo alla vittoria stessa. E’ lecito festeggiare per le vittorie ma sarebbe illusorio crogiolarsi sugli allori e abbassare guardia e concentrazione. Però, almeno fino a domenica prossima (Virtus Francavilla-Catania, ore 15:30), lasciateci gridare.
(Fonte immagine: Unicasport.it)