In molti ieri si sono sintonizzati su Telecolor, chi dal digitale terrestre chi dallo streaming perché vive lontano da Catania e l’unica frequenza che sente è quella di un enorme cuore rossazzurro, capace di pulsare ancora più forte da lontano.
Il maggiore azionista del Calcio Catania, Gaetano Nicolosi, ieri è stato ospite della fortunata trasmissione televisiva “Corner”, condotta da Angelo Micale, Angelo Gagliano, Angelo Patané e il prezioso supporto di Alessandro Vagliasindi, avvocato e giornalista de “La Repubblica”.
Nicolosi ha rilasciato dichiarazioni forti, alcune scioccanti trattandosi del socio di maggioranza che ha rivelato di aver letto solo dopo il suo insediamento lo statuto della società:
“Sulle mensilità che dovevamo versare ai giocatori, abbiamo dato solo una mensilità. Sono stati messi 30.000 da me, 20.000 da Palma, persona sempre presente, 25.000 da Giovanni Ferraù tramite sponsorizzazione, 10.000 da Baudo e altre poche migliaia di euro da Recanati e qualcun altro (per un totale di 87.000€, ndr).
Perché gli altri soci non hanno partecipato? Chiedetelo a loro. Ormai è da tanto che io e Palma facciamo fronte da soli alla maggior parte delle spese. Io vi posso assicurare che gli impegni sono equi per tutti, non c’è chi può comandare: c’è una suddivisione equa.
Ho commesso un grande errore a non aver letto lo statuto all’inizio. Da noi non c’è una frattura ma è una situazione in cui, chi più chi meno, deve dare il suo contributo. Ci sono tanti punti di vista diversi ma senza litigi”.
Quindi ora cosa succederà? E’ chiaro la recidiva imporrà al Tribunale Federale della FIGC di agire con la mano pesante: ai -2 punti che verranno comminati al club per il mancato pagamento di agosto se ne aggiungeranno altri -4, per un totale di –6 punti in classifica, relegando attualmente la squadra all’ultimo posto in classifica.
Lo sfogo di mister Baldini dopo la partita con la Virtus Francavilla potrebbe avere uno strascico immediato: se è vero che la SIGI tira a campare e ieri è riuscita a pagare uno stipendio ai giocatori (solo uno), è altrettanto sacrosanto che lo staff tecnico, quindi tutti i tesserati, potrebbero ritenere insufficiente lo “zuccherino” elargito nella giornata di ieri procedendo con la messa in mora e trasformandosi in ennesimi creditori.
La mossa strategica per evitare la messa in mora tramata ieri è un’offesa all’intelligenza della squadra, per usare un’espressione asserita da Micale ieri durante la puntata e riferita, nella fattispecie, a tifoseria e stampa in generale: come si può parlare di calcio giocato in questo momento? Come? In vista di Catania-Avellino, domani alle ore 21:00 allo stadio “Angelo Massimino”, la Curva Nord ha chiamato a raccolta i tifosi per tornare a incitare la squadra dopo un anno e sette mesi di assenza, da quel Catania-Vibonese che sancì l’inizio del lockdown causa Covid-19.
Ma quale squadra? Il gruppo di Baldini, con il comandante di Massa in testa, è encomiabile. Ma tornare allo stadio con la sensazione che possa trattarsi, ogni santa volta, dell’estremo saluto non significa “pensare da cucca”, significa pensare da persone intelligenti. E l’intelligenza, gentilmente, non offendetecela. Grazie.
P.S. Un’amara curiosità: se provate a scrivere su Google :”punti di penalizzazione”, il secondo risultato suggerito (dopo “fantacalcio”) è: “punti di penalizzazione Catania”. Ormai siamo diventati lo zimbello del web. E non solo.
(foto: lasicilia.it)