Oggi, se l’arbitro avesse decretato la fine delle ostilità al 45′, avremmo commentato una prestazione scialba con un Bari che, ai punti, avrebbe meritato la vittoria. Il cambio di modulo, dal 3-5-2 al 4-3-3, e al 4-2-4 che aveva concesso poca fortuna ai rossazurri nell’ultimo tentativo in quel di Terni, stavolta ha cambiato l’inerzia della partita facendo pendere l’ago della bilancia del centrocampo, fin allora spento, verso i rossazzurri.
Se la classifica ancora sorride, con i due punti di penalizzazione che potrebbero essere restituiti e con la partita da recuperare a Pagani (mercoledì 24 febbraio alle 14:30), è anche merito delle remuntade centrate dal camaleontico mister Raffaele. Ad onor del vero, occorre sottolineare che in diverse occasioni il Catania ha gentilmente concesso un tempo agli avversari e, di contro, questo ha permesso ai ragazzi di Raffaele di sciorinare carattere e grinta da vendere nei secondi 45 minuti.
Raffaele, autore di piccoli capolavori dopo qualche settimana di fisiologico rodaggio, è riuscito a creare un gruppo vero, fatto di uomini ancor prima che di calciatori, capaci di occludere le orecchie quando l’argomento-campo viene sistematicamente spodestato da disquisizioni societarie, tenendo alta la concentrazione.
Se la squadra trovasse maggiore continuità nell’arco dell’intera partita, la classifica ci ingolosirebbe maggiormente. Il calcio di rigore fallito da Dall’Oglio contro il Bari a tempo scaduto fotografa fedelmente il momento dei rossazzurri: “potevamo fare di più ma è mancato qualcosa”. No, non si può chiedere di più ma si può sicuramente attendere che succeda.
CLASSIFICA (aggiornata dopo la 26a giornata)
1. Ternana* – 62
2. Avellino– 50
3. Bari* – 46
4. Catanzaro* – 41
5. Catania** – 38
6. Foggia – 36
7. Teramo – 35
8. Juve Stabia – 34
9. Palermo– 33
10. Casertana* – 33
11. Virtus Francavilla – 30
12. Viterbese – 29
13. Turris – 28
14. Monopoli* – 27
15. Vibonese* – 23
16. Paganese* – 22
17. Potenza* – 21
18. Bisceglie* – 20
19. Cavese – 16
(Fonte foto: www.newsicilia.it)