Ogni tifoso rossazzurro è consapevole del fatto che la gara tra Catania e Palermo non è una partita come tutte le altre, ma è la partita. Si tratta di un match sentitissimo da entrambe le tifoserie, è la partita più attesa in grado di regalare emozioni particolari con un’atmosfera che si fa calda sin dai primissimi giorni che precedono questo importante evento.
Quest’anno il calendario è stato un po’ burlone giocando proprio con le coincidenze, infatti per i più nostalgici, il derby di mercoledì verrà giocato ben dodici anni e due giorni dopo la celebre vittoria rossazzurra per 0-4 in casa del Palermo. Ebbene sì, quel 1 marzo 2009 resterà per sempre inciso nella mente e nei ricordi dell’intera tifoseria etnea, la si può definire tranquillamente come la partita simbolo del derby siciliano, una vittoria che vide dominare il Catania in casa degli eterni rivali.
Già al 14′ minuto, il Catania si portò in vantaggio grazie ad un meraviglioso “volo angelico” di Pablo Ledesma il quale fu abile ad insaccare la palla in rete alle spalle di Amelia; partita che cambiò volto grazie all’espulsione di Bresciano in seguito ad un intervento killer nei confronti di Morimoto, quest’ultimo autore del secondo gol rossazzurro, in grado di sfruttare al meglio un meraviglioso lancio eseguito dall’argentino Ezequiel Carboni. L’azione più bella arrivò in concomitanza dell’ultimo minuto della prima frazione di gioco quando Giuseppe Mascara realizzò un vero e proprio capolavoro, un gol dalla metà campo che farà il giro del mondo, uno dei gol più belli dell’intero campionato ricco di astuzia, classe e fantasia. Nel secondo tempo arrivò anche il quarto gol voluto a tutti i costi dai rossazzurri, un gol firmato Michele Paolucci che chiuse definitivamente i conti sancendo una vittoria meritata per la squadra etnea.
Oggi le cose sono leggermente cambiate, dodici anni fa questo derby si giocava nella massima serie, quello di mercoledì invece si giocherà nelle difficoltà di una Serie C che ha poco a che vedere con le due squadre, una categoria non all’altezza delle due città siciliane. Dopo ben otto anni di distanza si giocherà al “Massimino” in uno stadio vuoto, senza cori, senza colori, in un’atmosfera che è sicuramente ben lontana da quella che noi tutti ci aspettavamo, tutto questo a causa di una pandemia, questo terribile mostro che dobbiamo assolutamente sconfiggere per poter tornare nel più breve tempo possibile alla normalità, riassaporando tutto ciò che davamo per scontato.
(Foto: goal.com)