Dopo una sconfitta in un derby è difficilissimo analizzare la situazione tattica della squadra, che ha lasciato a desiderare soprattutto sotto l’aspetto psicologico. Mister Turi Distefano, ci arricchisce con la sua saggezza calcistica, cercando di dare una disamina più diplomatica e tecnica della settimana rossazzurra.
Come si digerisce una sconfitta così brutta in un Derby soprattutto dopo sei partite senza vittorie?
“Il derby era una partita troppo importante per entrambe le città. Purtroppo non è stato giocato benissimo, come è già accaduto all’andata.La squadra è stata anche un po’ sfortunata con le occasioni di Russotto. Per un giocatore non è semplice recuperare psicologicamente da un Derby come questo, anche perché la città la vivi in un modo diverso, non avendo i tifosi dalla tua parte. Adesso, si deve ripartire bene già dalla partita di Bisceglie per provare così a dare un seguito al buon campionato che si era fatto fino a gennaio.”
Se lei, avendo schierato una formazione con il 3-4-3, al 35° del primo tempo si fosse ritrovato con un uomo in più, che cambiamento tattico avrebbe fatto? E lo avrebbe fatto subito?
“Ogni allenatore ha una propria idea e non è detto che inserendo un attaccante in più si possa essere predominanti su una squadra rimasta in dieci uomini. Tante volte capita che le squadre nonostante l’inferiorità numerica vincano le partite, perché tutto il gruppo si stringe e diventa più coeso, rendendo così la squadra più forte psicologicamente.
Quindi inserire troppi attaccanti a volte non è la chiave giusta, poiché si crea troppo traffico in avanti. Quello che è mancato mercoledì è stato l’atteggiamento.”
Dopo un periodo con tanti risultati non raggiunti, il Catania si ritrova quinto, a 4 punti dal quarto posto e a +2 dal sesto. É giusto iniziare a guardarsi anche dietro per salvaguardare la quinta posizione?
“La squadra ha iniziato questo campionato ottenendo ottimi risultati ma adesso sta attraversando un periodo poco felice. Momentaneamente è giusto che il Catania si guardi alle spalle difendendo il quinto posto É giusto anche che la squadra si ricompatti insieme all’allenatore per capire cosa non è andato e poter tornare alla vittoria. In fin dei conti, il campionato non è ancora finito.”
A Bisceglie mancheranno tutti gli esterni mancini, Pinto e Zanchi. Come si può sopperire l’assenza di un esterno di ruolo? Sarebbe più giusto inserire un esterno che solitamente gioca a destra o arretrare un’ala mancina, come Manneh?
“Questa è una bella patata bollente per Raffaele, che dovrà fare di necessità virtù. Sicuramente in questi giorni studierà il giocatore che si potrà adattare meglio sulla fascia sinistra. Manneh è un giocatore molto veloce e determinato, però difensivamente ha delle lacune, che possono allentare e lasciar scoperta la fase arretrata del gioco etneo. Raffaele si deve preoccupare più della testa dei suoi ragazzi, che agli schemi.
Vorrei aggiungere, che la squadra deve dimenticare tutto il bene che ha fatto nella prima parte di campionato.Fare tesoro di questo mese tremendo e andare a Bisceglie per ripartire alla grande, mettendo tanta, tantissima grinta e voglia di fare.”
“FORZA CATANIA SEMPRE.”