Godiamoci la vittoria. La saga degli errori madornali, di natura strettamente tecnica, di gestione elementare del pallone, ha propiziato due delle tre reti realizzate dai rossazzurri a Bisceglie, l’altra, ancora una volta, è arrivata grazie a un calcio piazzato disegnato da Maldonado che ha imbeccato l’inzuccata vincente di capitan Silvestri. Bene così.
Quando i ragazzi di mister Raffaele vedono neroazzurro, “3” evidentemente, diventa il loro numero fortunato come i tre punti maturati al “Ventura” e come la regola dei gol di scarto con cui si impongono sui pugliesi. I limiti tecnici degli avversari, che si sono battuti ad armi pari per 45 minuti, quanto meno sul piano agonistico, sono emersi alla ripresa delle ostiltià inaugurando la capitolazione causata da un fallo veniale e da due svarioni in pieno stile oratorio. In casi come questo diventa arduo stabilire il confine tra meriti propri e demeriti altrui.
Il primo tempo, soporifero al punto che una moka fumante non sarebbe bastata ad attutirne gli effetti anestetici, ci ha fatto versare tanto caffè quante lacrime. Con in testa ancora le scorie del derby e il “fantasma pareggino” che bussava ostinatamente alla porta turbando la nostra pennichella delle 15:45, ci ha pensato la premiata ditta Maldonado-Silvestri a suonare la carica, prima, e la sveglia, poi. Raffaele ha lavorato tantissimo in settimana sull’aspetto psicologico applicando un turnover ampiamente auspicato dal nostro dottor Torrisi che lo aveva indicato come panacea di tutti i mali post-derby.
Chi si aspettava l’esclusione simultanea dal primo minuto di: Giosa, Sales, Welbeck e Sarao? Sicuramente nessuno. Ma i titolarissimi avevano bisogno di rifiatare, gli esenti da colpe campanilistiche di rimettersi in luce poiché privi degli inevitabili strascichi umorali post-derby e liberi da ogni sorta di condizionamento psicologico imputabile a quella sconfitta ancora indigesta.
Va bene così. Va bene sbloccarla su calcio piazzato e chiudere la pratica in maniera fortuita. Ora però occorre imboccare una sola strada e pensare solo ai due closing che riguardano la squadra: il 25 aprile, ultima giornata della stagione regolare; l’ultima partita dei playoff che, si spera, coincida con la finale. Il tutto recuperando innanzitutto capitan Silvestri, a cui la nostra redazione rivolge i migliori auguri di una pronta guarigione, poi via via tutti gli infortunati. Ma proprio tutti! Stop.