Eh già, ce la siamo vista brutta questa estate quando il Catania ha rischiato seriamente di non iscriversi in Lega Pro, a causa di debiti e scadenze da rispettare per questo va rivolto un grazie alla SIGI ma adesso bisogna voltare pagina perché non ci si può accontentare di questo palcoscenico: il tifoso rossazzurro mastica umiliazioni da decenni, dalle sabbie mobili della Serie D alla vicenda dei “Treni del gol” e quant’altro.
Seppur con fatica è stata costruita una squadra che potesse ben figurare in campionato ed è stato preso un tecnico che l’anno scorso, con un Potenza imbottito di giovani, ha fatto veramente bene.
Ci si interroga sul perchè di determinate scelte in chiave mercato, dei rinnovi di alcuni calciatori che ormai sono al capolinea dell’esperienza in maglia rossazzurra.
Non ci si capacita di alcuni elementi calati vistosamente con prestazioni al di sotto della sufficienza e lo stesso vale per ogni partita non affrontata con il piglio giusto.
Cosa è successo al Catania nell’ultimo mese? Forse la pressione per il closing sta davvero innervosendo anche agli stessi giocatori?
Il Catania ha una struttura societaria e una storia troppo importanti per cadere in questi tranelli ma è anche vero che questa partita con Tacopina si deve chiudere al più presto perchè sta stancando tutti perché al tifoso rossazzurro importa poco chi sia al timone del club, interessa tornare al più presto al calcio che conta, non solo per soddisfazioni sportive ma anche economico per l’indotto che può generare all’economia della città.
fonte foto (gazzetta.it)