Nuova puntata del “limbo rossazzurro”, rubrica dedicata alle sorti del nostro Catania, tra la partita precedente e quella che verrà.
Quella di sabato ha rappresentato l’ennesima prestazione deludente di questa annata davvero sofferente per tutti noi amanti del “rossazzurro”, una partita (come tante altre aggiungerei) da dimenticare assolutamente. Ne abbiamo parlato a iosa in questi giorni, perché prestazioni del genere portano tanta delusione e tanta amarezza.
Domani, mercoledì 17 marzo, si gioca nuovamente per un ulteriore turno infrasettimanale. Questa volta si va in Campania, precisamente a Torre del Greco, in casa della Turris, una squadra che era partita davvero bene piazzandosi nelle parti più alte della classifica ma che nell’ultimo periodo ha subìto un brusco calo di prestazioni ottenendo solamente ben quattro punti nelle ultime dieci partite di campionato. Tra l’altro la Turris è reduce dalla pesante sconfitta nel derby in casa della Juve Stabia, insomma, i corallini non vivono un bel momento.
Ma come tutte le squadre fin qui affrontate che lottano per un’aritmetica salvezza, anche la Turris cercherà di racimolare dei punti essenziali che mancano dalla partita casalinga contro la Casertana vinta per 2-1.
Si tratta dunque di una trasferta abbastanza difficile per i rossazzurri, che dovranno quantomeno dimostrare di poter ribaltare questa pericolosa involuzione che ha caratterizzato le ultime uscite. Un’involuzione che non ha permesso di ottenere ulteriori punti necessari per un piazzamento importante per gli eventuali play-off da giocare.
Mister Raffaele e i suoi uomini dovranno smentire le critiche ricevute, attraverso una prestazione di carattere, degna di questa piazza, che negli ultimi anni è spesso andata in contro a tante figuracce soprattutto in trasferta contro squadre “mediocri”.
La piazza di Catania con tutta la sua tifoseria si aspetta una reazione, in un campo che ha visto solo una volta vincere la squadra rossazzurra, era la stagione 1974-1975 e si festeggiava la Serie B. È ora di invertire questo trend negativo dopo quarantasei anni. Un’altra prestazione limitata e scadente non verrebbe accettata dall’intera piazza. È ora di reagire!