Se qualche settimana fa ci avessero detto che certi uomini si sarebbero rivelati gli elementi della rinascita, avremmo stentato a crederci. La vittoria con la Cavese, le seconda di fila successiva all’approdo di Baldini in panchina, fa emergere degli aspetti molto significativi. Con Raffaele alla guida del Catania, dopo un ottimo girone d’andata, la squadra ha cominciato a sfilacciarsi. Nel periodo che ha preceduto l’esonero del tecnico barcellonese, oltre i risultati negativi, ciò che balzava agli occhi erano le performance controproducenti di alcuni calciatori chiave nell’organico etneo.
Dall’Oglio improvvisamente assist-man e goleador
Con l’arrivo dell’allenatore ex Trapani, sin dalla prima gara contro l’Avellino, si è registrata un’immediata rinascita di alcuni giocatori in ogni porzione del campo. Basti pensare che, nel 3-1 rifilato agli irpini, uno dei migliori in casa rossazzurra è stato indubbiamente Dall’Oglio. La prestazione positiva sciorinata contro i ragazzi di Braglia, è stata ripetuta, anzi affinata, ance nel match di Cava, con l’ex Brescia che si è esibito in un assist e in in un gol di pregevole fattura. Impensabile fino a pochi giorni fa, quando il numero 23 del Catania sembrava davvero un pesce fuor d’acqua. Sia chiaro, pensare si trattasse solo di un problema tecnico, sarebbe riduttivo. Tuttavia, l’impressione è che in questo schieramento a tre in mezzo al campo Dall’Oglio riesca ad esprimersi al massimo delle sue potenzialità, divenendo produttivo persino in fase realizzativa.
Maldonado imprescindibile in cabina di regia
Sempre al centro del rettangolo di gioco, è da sottolineare la crescita esponenziale di Maldonado. L’ecuadoregno, spesso fermo ai box con Raffaele, è tornato in pianta stabile in cabina di regia. Con lui in campo, il Catania ha riacquistato geometria, con la sfera che circola molto più frequentemente e velocemente da una zona all’altra del terreno di gioco. Emblematico è il lancio perfetto del numero 15 etneo a lanciare Russotto. Seppur abbiamo più volte ribadito che non si tratta certamente di un elemento dalle qualità eccelse, la sensazione è quella che la sua presenza in campo sia imprescindibile per la costruzione del gioco di Baldini.
Giosa meglio in fase offensiva
Tra le altre rinascite, spicca quella di Giosa. Fortemente voluto da Raffaele, suo mentore in Lucania, l’ex Potenza stava certamente tradendo le aspettative con delle prove spesso insufficienti, con errori gravi e talvolta dannose per la sua squadra – basti pensare ai due svarioni contro la Ternana – tanto per citarne qualcuno. Non che le sue performance siano progredite di tanto, visto che anche nel primo tempo contro la Cavese la sua prestazione non aveva convinto, ma il Giosa visto nella ripresa di Cava, gol a parte, fa ben sperare per una pronta e definitiva ripresa di un elemento che, seppur con qualche annetto in più. se recuperato totalmente può sicuramente dare una grossa mano, persino in fase offensivo, data la sua propensione al gol.
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Fonte Immagine: CalcioCatania.it