A Catania “Parramu di palluni?”, è l’auspicio che, da più parti, viene evocato nella speranza di trascendere, prima o dopo, i dibattiti extracalcistici e parlare solo di calcio giocato.
Negli ultimi mesi, l’altalena tra campo e burocrazia, ha prodotto solo confusione e smarrimento. Oggi, che sarebbe d’obbligo parlare solo del delicato match di domenica contro il Potenza, la stampa ha riportato doverosamente le notizie trapelate dagli uffici dell‘Agenzia delle Entrate, dove i vertici della SIGI si sono recati per adempiere ai doveri documentali.
Tacopina tiene banco ma non è Piccolo…
Sì, manca ancora una parte dell’attestazione che era già stata fornita ma l’avvocato Ferraù, Presidente della SIGI si è detto “fiducioso e speranzoso” pur se “preoccupato dai tempi” (è già stata completata ieri pomeriggio). E’ indubbio che la questione societaria tenga banco con l’attesa spasmodica di Joe Tacopina che dovrebbe approdare a Catania prima del suo compleanno, che ricorre mercoledì 14 aprile.
In questa fase, significa fino a fine campionato, playoff inclusi, le condizioni di Antonio Piccolo e compagni dovrebbero tenere banco più di Tacopina, SIGI e creditori istituzionali. Per tutto il resto, eventualmente ma non ci si arriverà, c’è il mese di giugno…
Catania, città e squadra, hanno bisogno di concentrazione
Ora speriamo solo che non vi sia una fuoriuscita di indiscrezioni lesive prima di domenica alle 16:55 quando, verosimilmente, l’arbitro Angelucci avrà già decretato la fine delle ostilità tra rossazzurri e lucani. Perché, qualora ce ne fossero, saremmo costretti a riportarle per dovere di cronaca ma, sinceramente, preferiremmo dedicarci al Potenza, al Catanzaro, alle prossime avversarie e ai play-off.
Il Catania ha bisogno di concentrazione. Catania città, pure.