Alfonso Pecoraro: “Potenza in ripresa. A Catania Baclet e Salvemini in attacco”
Il giornalista Alfonso Pecoraro (Il Quotidiano del Sud Ed. Basilicata) ha risposto ai nostri microfoni in vista della gara Catania–Potenza. Con lui si è parlato del momento delle due squadre, della situazione in casa potentina e del match di domenica allo stadio “Angelo Massimino”. Di seguito le risposte alle nostre domande.
Prima Mario Somma, poi Eziolino Capuano, ma nonostante l’avvicendamento in panchina, il Potenza non decolla. Subentra quindi Fabio Gallo, e dopo due k.o. inizia la risalita dei lucani, con 15 punti nelle ultime 10. Cosa è cambiato con l’arrivo del tecnico milanese?
“Innanzitutto è cambiata la mentalità del Potenza, ed è stata questa la trasformazione di più grande impatto. Una squadra che era prima impaurita, ha deciso di affrontare gli avversari a viso aperto, specie in trasferta, dove invece prima si appariva quasi vittime sacrificali. Gallo ha dato a tutti la possibilità di sbagliare a condizione di provarci, di mettersi in mostra. Ed una squadra che era qualitativamente discreta ha tirato fuori la convinzione della propria forza. Poi la trasformazione è stata tattica: dal 3-5-2 si è passati al 4-3-1-2, la difesa è più coperta e si attacca almeno con tre uomini”.
Il Potenza dimostra di essere più squadra da trasferta (Teramo e Bari ne sanno qualcosa). Ti aspetti una squadra garibaldina anche al Massimino o, invece, pensi vedremo una squadra meno offensiva del solito?
“Finora solo contro la Ternana, dal primo minuto, Gallo ha schierato il 3-5-2, ma solo per un tempo. Credo che il Potenza giocherà a viso aperto contro il Catania, con il trequartista, che potrebbe essere Di Livio, alle spalle dei due attaccanti. Alla logica di Gallo non appartiene l’attesa dell’avversario, privilegiare la fase difensiva a quella offensiva. Sarà comunque una squadra equilibrata e certamente un po’ più riposata dopo il tour de force di otto partite in un mese che hanno minato l’organico dal punto di vista fisico”.
Fino a tre giornate fa, sulla panchina del Catania sedeva mister Raffaele, tecnico che ha fatto le fortune del Potenza negli ultimi anni. Da osservatore esterno, secondo te, cosa non ha funzionato ai piedi dell’Etna per il tecnico barcellonese?
“Credo che al mister, al quale sono molto legato, sia mancato sentire la fiducia dell’ambiente. Tecnico giovane e preparatissimo, sarebbe dovuto arrivare gradualmente a Catania, dopo un altro po’ di rodaggio in club meno pretenziosi. Catania non è Potenza. Qui è andato sempre tutto molto bene e l’anno scorso, in un periodo opaco, con due punti nelle sfide contro le ultime tre della classifica, ha ricevuto sempre e comunque consensi e applausi. Probabilmente gli è mancato questo: essere benvoluto da tutti. Anche dai giocatori. A Catania è entrato in uno spogliatoio “tosto” che lui ha cercato di fare suo, evidentemente non riuscendoci fino in fondo. Avrà altre occasioni per dimostrare che vale moltissimo”
Mazzeo, Romero, Salvemini e Volpe. Lì davanti, il Potenza è spesso camaleontico. Secondo te, chi ha maggiori chance di partire dal primo minuto al Massimino?
“Salvemini, che eccezion fatta per la gara con la Juve Stabia, ha segnato tre gol consecutivi da subentrato, potrebbe “reclamare” un posto da titolare. Mazzeo e Romero potrebbero invece riposare, visto che domenica prossima a Potenza arriva il Monopoli. Per cui penso che possa toccare a Baclet giocare accanto a Salvemini. Per Volpe inizialmente ci sarà panchina”.
Concludiamo con il Catania. Che opinione ti sei fatto della squadra rossazzurra? Pensi possa essere una mina vagante nei playoff?
“È evidente che saltando il fattore campo, per via delle porte chiuse, anche le sfide in casa di qualche seconda o terza classificata partono da un sostanziale equilibrio. Due varianti peseranno: il Covid e la condizione atletica. Sul valore delle rose, oggettivamente, il Catania non è secondo ad Avellino e Bari. Dico però che la vera e propria mina vagante dei playoff potrà essere la Juve Stabia, che ho visto molto bene sia a livello di qualità che a livello fisico”.